Nigeriano armato di catena: "Voglio dormire in ospedale"
Decisivo l'intervento della Polizia: bloccato il 27enne armato di catena che voleva passare la notte al Pronto Soccorso
Nigeriano armato di catena pretende di dormire al Pronto Soccorso dell'ospedale. Ha messo in subbuglio tutto il personale medico e paramedico prima di essere arrestato dalla Polizia un immigrato che, forse in preda ai fumi dell'alcool, si è presentato all'Ospedale Molinette di Torino con questa curiosa pretesa: passare lì la notte.
Alle 23.30 arriva la Polizia
Sabato 9 gennaio 2021, intorno alle 23.30 gli agenti della Squadra Volante sono stati allertati da una chiamata di pronto intervento. Arrivati in pochi minuti sul posto, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Molinette, veniva spiegato agli agenti che dentro c'era un energumeno molesto che non voleva sentir ragioni e spaventava chiunque tentasse di ricondurlo alla ragione. L’uomo, un nigeriano di 27 anni, si era presentato poco prima al Pronto Soccorso insistendo di voler trascorrere la notte lì. Quando il personale di vigilanza al nosocomio lo aveva invitato ad allontanarsi, lo straniero aveva aggredito il vigilantes spintonandolo e facendolo cadere per terra. Il ventisettenne a questo punto si era allontanato. Tutto sembrava finito, ma...
Arriva armato di catena
Dopo circa 10 minuti, però, l’aggressore è tornato brandendo una grossa catena. Ci si può immaginare lo spavento, soprattutto dopo i fatti incresciosi accaduti in passato (l'antefatto di Kabobo aveva scosso l'Italia). Gli agenti della Squadra Volante, nel frattempo allertati, hanno trovato il cittadino nigeriano ancora con la catena in mano difronte al vigilantes. Forse voleva fargliela pagare, forse voleva "solo" minacciarlo oppure cercava vendetta per il rifiuto alla sua richiesta di dormire lì. Fatto sta che la Polizia è riuscita a tenere sotto controllo il folle, bloccandolo dopo averlo disarmato, e arrestandolo per resistenza a Pubblico Ufficiale. Il vigilantes dell'ospedale ha invece dovuto far ricorso a cure mediche per una distorsione alla caviglia, subìta nel corso della colluttazione antecedente con l’aggressore nigeriano armato di catena che voleva dormire in ospedale.
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