Niente processo (per il momento) per Don Paolo Bianciotto accusato di appropriazione indebita
Il vescovo ha deciso di non denunciarlo
Don Paolo Bianciotto, anziano parroco di 80 anni, alla guida da 40 anni della chiesa Madonna di Fatima, di Pinerolo è riuscito a scampare all'accusa di appropriazione indebita. E' stato "graziato" dalla decisione del vescovo Derio Olivero che ha scelto di non denunciarlo e della riforma Cartabia. Quest'ultima prevede che in questi casi, il reato non è più procedibile d’ufficio. Serve necessariamente la querela della persona offesa.
La somma contestata
La somma contestata ammonta a 300 mila euro. Questi soldi sono stati tutti devoluti dai parrocchiani che frequentano la chiesa.
«Non c’è alcuna volontà di insabbiare l’indagine o di ostacolare il lavoro degli inquirenti».
L’inchiesta
L'inchiesta è stata coordinata dal pm Francesco Pelosi. Quest'ultimo ha soluto potuto prendere atto della scelta del vescovo.
«Siamo consapevoli degli effetti di questa scelta, ma vogliamo percorrere un’altra strada — evidenzia al Corriere.it monsignor Olivero — . Abbiamo avviato un’indagine previa seguendo le norme diritto canonico. Ci sarà un’istruttoria e un processo. In caso di condanna, procederemo nei confronti di don Bianciotto in sede civile».
Ora il prete dovrà però rispondere di circonvenzione d’incapace, in quanto ha approfittato della (come riporta sempre il Corriere) della fragilità psichica ed emotiva di due parrocchiane vedove.
«È una vita che mi prendono a calci tra i vescovi e tutti gli altri. È proprio per questo che ci sono delle persone che mi hanno voluto tanto bene e una di queste sei proprio tu, tesoro», spiegava don Bianciotto nel gennaio 2021 a una delle due secondo un’intercettazione.
In passato la donna era stata convocata dalla Guardia di Finanza che stava indagando sui fatti. Attualmente il parroco pinerolese è stato sospeso dalle sue funzioni ma non dal ministero.
Secondo quanto riportato dal Corriere, "avrebbe incassato anche soldi provenienti dalla vendita di alcuni immobili".