Mima il gesto di suicidarsi con il rasoio in mano, ma sbaglia e si taglia la carotide
Purtroppo i dettagli che emergono dal caso non lasciano dubbi: l'uomo non aveva nessuna reale intenzione di togliersi la vita
I dettagli che emergono riguardo la tragica morte avvenuta la settimana scorsa a Castelnuovo Don Bosco sono sempre più agghiaccianti.
Il folle gesto mimato che si trasforma in tragedia
Qui, un uomo di origine marocchina, 42 anni residente a Chieri, ha perso la vita dopo essersi tagliato la gola con un rasoio (e non con un coltello come inizialmente si era creduto) in seguito ad un litigio nato in ambito famigliare, ora però si fa strada un'altra ipotesi ben più grave, ovvero quella di una "provocazione", un atto mimato finito male, insomma un tragico sbaglio.
A scatenare il folle gesto la pretesa di voler sapere dai cognati, residenti in via Monferrato a Castelnuovo, dove fosse la sua ex compagna. La donna tempo fa aveva deciso di troncare la relazione a causa dei suoi comportamenti violenti e del suo frequente abuso di alcolici.
Non sapendo come rintracciare l'ex, l'uomo si era quindi recato nell’unico indirizzo conosciuto della famiglia di lei in cui vive la sorella di lei con la sua famiglia.
Il rifiuto di vedersi aprire la porta da parte dei parenti sarebbe ha quindi scatenato un forte litigio di fronte al condominio della cognata, da qui le minacce di tagliarsi la gola, minacce che per un calcolo fatto male si sono trasformare in tragedia.
L'uomo è riuscito a percorrere qualche metro per sedersi su uno dei dissuasori gialli in cemento che riparano l’ingresso al parcheggio dalla strada provinciale e lì, davanti a tutti, è morto.