Solidarietà e atti vandalici

Mentre il Torinese accoglie cento profughi afgani viene distrutto il monumento alle vittime di Nassiriya

La coincidenza non può sfuggire: lo sfregio alla memoria del sacrificio dei soldati nostrani in terra straniera si consuma a ridosso dell'arrivo di un centinaio di afghani in territorio torinese. 

Mentre il Torinese accoglie cento profughi afgani viene distrutto il monumento alle vittime di Nassiriya
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Due fatti di cronaca importanti si sono consumati nelle scorse ore nel Torinese, due eventi simbolo che svelano molto della natura umana. Da una parte l'arrivo di un centinaio di profughi afgani - fra cui numerosi bimbi - al centro Teobaldo Fenoglio di Settimo Torinese. Dall'altra la vandalizzazione del monumento ai caduti di Nassiriya a Torino.

Accolti centro profughi afgani

La colonna dei mezzi della Croce Rossa Italiana ha varcato i cancelli del centro Teobaldo Fenoglio alle 3,30 della notte tra il 20 e il 21 agosto. La speranza passa anche attraverso un pollice rivolto all'insù. E' quello di un bimbo a bordo di un pullman della Croce Rossa Italiana che, in un attimo, attraversa il cancello del centro. Sono in tutto cento i cittadini afghani a bordo dei pullman arrivati nel cuore della notte a Settimo.

Le loro storie

Si tratta in particolare di nuclei familiari, i bambini sono molti. Famiglie numerose che una volta sbarcate dai mezzi sono state accolte all'interno delle stanze prefabbricate che ieri, prima dell'arrivo, erano già allestite e pronte a ospitare le cento persone che, per una decine di giorni, saranno sottoposte alla dovuta osservazione sanitaria.

Fra gli adulti che fanno parte delle cento persone arrivate al Fenoglio ci sono cittadini afghani che hanno collaborato, a vario titolo, con il personale dell'ambasciata e del governo italiano durante la missione militare e che hanno ottenuto il lasciapassare per il viaggio nel nostro Paese.

"Al momento - spiega la responsabile del centro Marsha Cuccuvè - ci stiamo preoccupando della prima accoglienza di queste persone, raccogliendo anche le loro esigenze specifiche anche in termini di beni materiali dal momento che, una fuga così rapida dal paese d'origine, ha impedito di portare con sé un numero sufficiente di effetti personali. Stanno tutti bene. Come è facilmente prevedibile sono ancora stanchi dal lungo viaggio, ma è bello vedere i bambini iniziare a prendere confidenza e giocare: stanno bene e sono vivaci".

Cosa accadrà nei prossimi giorni

Una volta terminato il periodo di osservazione sanitaria all'interno del centro della Croce Rossa di Settimo Torinese gli ospiti saranno dislocati in vari comuni del territorio piemontese e non solo. Quelli che resteranno in Piemonte saranno trasferiti in quei comuni che hanno già all'attivo progetti di accoglienza diffusa sul territorio e per i quali i primi cittadini hanno già annunciato ampia disponibilità all'accoglienza.

Distrutto monumento alla memoria dei caduti di Nassiriya

E' accaduto di notte anche l'altro evento, in totale antitesi con quello sopra raccontato. Il monumento ai caduti di Nassiriya a Torino è stato distrutto. 19 sono state le vittime italiane dell'attentato avvenuto il 12 novembre 2013 in Iraq, a Nassiriya. La coincidenza temporale non può sfuggire: lo sfregio alla memoria del sacrificio dei soldati nostrani in terra straniera si consuma a ridosso dell'arrivo di un centinaio di afghani in fuga dai talebani in territorio torinese.

Il memoriale è stato divelto e danneggiato. L'opera era stata posata nel 2006 e ora è stata portata in un deposito del Comune di Torino per essere riparata. La polizia indaga sugli autori del gesto. Immediate le reazioni di sdegno da parte della politica: cittadina (dalla sindaca Chiara Appendino ai candidati Stefano Lo Russo del centrosinistra e Paolo Damilano del centrodestra) e nazionale: "Uno schiaffo ai nostri soldati" ha commentato la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

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