Mattinata di tensione a Torino: scontri tra polizia e studenti alla Conferenza con i Ministri
La Digos ha fatto sapere che sono state identificate 30 persone
Questa mattina a Torino si sono verificati momenti di tensione a causa di un corteo di studenti e centri sociali partito alle 9 da Palazzo Nuovo e diretto verso il parco del Valentino dove si è svolta la tre giorni intitolata “L'Italia tecnologica motore dell'internazionalizzazione”, conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli Esperti agricoli 2024 del Politecnico.
Momenti di tensione tra polizia e militanti
Alla conferenza hanno preso parte il vicepremier Antonio Tajani, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
In zona San Salvario, all'altezza di via San Pio V, il corteo di studenti, composto da un centinaio di persone con bandiere della Palestina, c'è stato un primo contatto con le forze dell'ordine. Tra i militanti, il collettivo Cambiare rotta e il centro sociale Askatasuna che da tempo chiedono di fermare ogni collaborazione con il mondo militare.
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Le cariche della polizia
Altre due le cariche della polizia sugli studenti, una in corso Cairoli e una all'altezza dei Murazzi. Nonostante la zona fosse blindata e fossero state messe in atto imponenti misure di sicurezza, i manifestanti hanno provato a sfondare un cordone di polizia che impediva l’accesso alle vie intorno alla sede dell’incontro, ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine.
Poco prima era stato dato fuoco ad alcune foto raffiguranti i simboli di Alenia, Avio Aero e Forza Italia.
La Digos ha fatto sapere che sono state identificate 30 persone tra cui militanti del centro sociale Askatasuna che secondo gli investigatori avrebberp coordinato i vari tentativi di sfondamento durante la mattinata.
Il commento del collettivo Cambiare Rotta
Per gli studenti del collettivo Cambiare Rotta questa mattina si è verificato l'ennesimo episodio di violenza e repressione:
Mentre la ministra Bernini parla della volontà di aprire un dialogo con gli studenti, poco lontano dall'incontro esclusivo e a porte chiuse, gli studenti vengono manganellati brutalmente dalle forze dell'ordine.
Ancora una volta la ministra dell'Università parla la lingua dell'ipocrisia, richiamando al confronto democratico mentre due studentesse si trovano all'ospedale con contusioni alla testa e mentre gli studenti della Sapienza di Roma sono in sciopero da giorni senza risposte concrete. Nonostante la morsa repressiva che si scaglia su noi studenti e sulle nostre mobilitazioni, la lotta non si arresta e per questo ci prepariamo a mobilitarci verso il senato straordinario del 7 maggio al Politecnico: vincere è possibile, PoliTo faccia come Unito!