Mara Favro: niente DNA nell'auto, torna in pista anche l'avvistamento all'autogrill di Asti

La notizia dell'assenza di tracce biologiche riconducibili a Mara Favro, 51enne scomparsa dopo il turno di lavoro in una pizzeria di Chiomonte, sulla Punto rossa analizzata dai Ris, è arrivata come una doccia fredda su chi da mesi la sta cercando senza sosta.

Milione continua a ribadire la sua versione

Ma per Vincenzo Milione, detto Luca, datore di lavoro di Mara ed ultima persona ad averla vista, non ci sono mai stati dubbi a riguardo: la sua dipendente quella notte è salita a bordo della Punto con il collega Cosimo Esposto.

D'altra parte, per Milione, il risultato delle analisi non smentisce completamente questa versione:

"La relazione parla di tracce ematiche, non si può escludere del tutto che Mara sia salita sulla Punto"

Il pizzaiolo invece dichiara:

“Non ho accompagnato nessuno perché la signora Mara è venuta a lavorare con la sua macchina. Finito il turno dovevo andare anche io a Susa e lei mi ha dato un passaggio".

Su questo punto Milione ed Esposto si sono smentiti più volte a vicenda, sin dall'inizio del caso, ma alla luce del risultato delle analisi, oramai sembra tutto inutile, se non ci sono prove inconfutabili che Mara sia salita sull'auto, a meno che, come sostiene Milione, non abbia lasciato tracce. Possibile, ma difficile.

Le indagini ripartono da zero e se c'entrasse il camionista visto ad Asti?

Quel che è sicuro è che ora l'indagine deve ripartire praticamente da zero e a questo punto torna in ballo anche una pista mai approfondita dagli inquirenti e che collega la Val Susa all'Astigiano.

Ad aprile, infatti, un testimone, un cliente della pizzeria Don Ciccio, aveva scritto a Milione di aver visto Mara all’autogrill di Crocetta, ai confini con l’Astigiano, in compagnia di un camionista, già qualche giorno dopo la sua scomparsa.

Nel messaggio WhatsApp il camionista raccontava che Mara avrebbe risposto al suo saluto.

Sollecitato da Milione che a questo punto, sempre via messaggio chiedeva perché non l'avesse fermata, il testimone rispondeva di non aver pensato di chiederle qualche informazione di più limitandosi ad un "ciao".

Raggiunto dai giornalisti di Chi l'ha visto? L'uomo ha confermato tutto. Da questa importante testimonianza, è partito il primo appello ai camionisti che possono aver visto la 51enne a questo punto ovunque in Italia, ma anche all'estero.