Manifestazione lavoratori Raspini: i carabinieri arrivano in tenuta anti-sommossa e sgomberano con forza la protesta
L'intervento, che è stato anche filmato e diffuso sui social, ha sollevato non poche polemiche
Ieri mattina, un gruppo di lavoratori della Raspini, famoso salumificio di Viotto di Scalenghe (Torino), aveva organizzato un presidio davanti all’azienda per chiedere l'aumento di salario, l'assunzione dei lavoratori che da molto tempo stanno prestando la loro opera nello stabilimento per conto della società Adecco Professional Solution e il reintegro degli operai ingiustamente licenziati e iscritti al sindacato Sì Cobas.
L'intervento dei carabinieri in tenuta antisommossa
Durante la manifestazione sono intervenuti i carabinieri in tenuta antisommossa che hanno rimosso fisicamente gli operai. Alcuni di loro, trascinanti lontano dal cancello, hanno riportato diverse abrasioni sulla schiena. L'intervento, che è stato anche filmato e diffuso sui social, ha sollevato non poche polemiche.
Si legge nel comunicato di Si Cobas:
Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, non un problema di ordine pubblico: gli operai non sono “criminali” ma “lavoratori essenziali” perché indispensabili per la società. Cambiano i governi, i salari rimangono fermi, avanza la guerra in Ucraina… continua la repressione di stato contro i lavoratori: il padrone chiama, rispondono prefettura e questura con l’intervento di polizia e carabinieri in assetto antisommossa armati contro gli operai in sciopero che difendono diritti e posto di lavoro. Questa è la democrazia borghese: con una mano garantisce la libertà dei padroni di sfruttare gli operai usando caporalato e contratti al ribasso per ricattare gli operaie sottopagandoli, con l’altra mano reprime la libertà sindacale dei lavoratori provando a impedire loro di organizzarsi sindacalmente sul luogo di lavoro e fare iniziativa sindacale.