Lungo il Sesia rinasce la spiaggia per nudisti spazzata via dall'alluvione
"Siamo sempre stati favorevoli. Riteniamo contribuisca a far conoscere la Valsesia e a incentivare il turismo".
Lungo il Sesia rinasce la spiaggia per nudisti spazzata via dall'alluvione: Varallo, come riporta Notizia Oggi, avrebbe già individuato uno spazio che si presterebbe bene.
Varallo cerca nuova spiaggia
Si cerca una nuova “casa” per i naturisti sul fiume Sesia. La prima, inaugurata nell’estate 2019, è stata spazzata via dall’alluvione dello scorso ottobre. Ora, la sezione locale di Anita – Associazione naturista italiana che opera per la promozione del naturismo inteso come un modo di vivere in armonia con la natura – che già si occupava di gestire e tenere pulita la prima spiaggetta libera valsesiana di questo tipo e prima in Italia di tipo fluviale, si è rimessa al lavoro. La nuova area è stata individuata e, in collaborazione con il Comune di Varallo che già due anni fa aveva appoggiato l’iniziativa, sta diventando la nuova spiaggia nudista in zona.
L’alluvione
«Purtroppo la prima spiaggetta è stata letteralmente cancellata dalla piena di ottobre, non è rimasto nulla in quel punto – spiega il vice sindaco Pietro Bondetti, che a nome dell’amministrazione comunale ha seguito già in passato le varie fasi per la nascita dell’area e la sua inaugurazione -. Nei giorni scorsi, attraverso un sopralluogo con i responsabili locali dell’associazione Anita, abbiamo individuato una nuova area idonea: sorge a circa 200 metri più a valle della precedente in un posto ancora più bello di prima, dove l’acqua che scende dal Monte Rosa è limpida. Un’area inoltre ricca di sabbia fine trasportata dalla piena di ottobre e riparata da una quinta di alberi che la rendono perfetta per praticare il naturismo».
Il turismo
A essersi salvato dall’alluvione è il cartello in legno che, posizionato nei pressi della prima spiaggetta, ne indicava la presenza e le sue caratteristiche. Ora verrà collocato nella nuova area.
«Stiamo procedendo alla compilazione di tutte le pratiche autorizzative – prosegue Bondetti – in modo da poter rendere fruibile l’area con l’arrivo della bella stagione, sperando naturalmente che la curva dei contagi si riduca a tal punto da renderlo possibile. Siamo sempre stati favorevoli alla nascita di questa spiaggia in quanto riteniamo che contribuisca a far conoscere la Valsesia e a incentivare il turismo. La prima spiaggetta era frequentata da persone che arrivavano anche da fuori zona, da Milano e persino dal Veneto. Nuovi turisti insomma a beneficio dell’economia locale».