Rapina finita nel sangue

Cos'ha detto alla "Zanzara" il gioielliere accusato di omicidio volontario: ecco le sue dichiarazioni

Tre delinquenti erano entrati nella sua oreficeria, l'avevano rapinato e lui aveva reagito sparando in strada: due morti e un ferito.

Cos'ha detto alla "Zanzara" il gioielliere accusato di omicidio volontario: ecco le sue dichiarazioni
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Gioielliere accusato di omicidio volontario perché ha sparato e ucciso i due rapinatori che l'avevano appena derubato: alla "Zanzara" le dichiarazioni del diretto interessato Mario Roggero.

Pistola regolare, porto irregolare

L'uomo, incensurato e già rapinato in passato, aveva reagito ai rapinatori estraendo la sua pistola. Su questa fra l'altro si incentra un busillis legale: l'arma era regolarmente detenuta dal gioielliere per legittima difesa, ma all'interno del suo negozio. Siccome invece Roggero ha sparato fuori, in strada, si configura l'aggravante del porto abusivo di arma da fuoco (non avrebbe dovuto uscire impugnando la pistola). Sia come sia, acquista notevole interesse la testimonianza in esclusiva del gioielliere alla trasmissione radiofonica "La zanzara" di David Parenzo e Giuseppe Cruciani. Il concetto-clou espresso dal gioielliere è semplicemente questo: "Non avrei dovuto farlo, ma quando hai la rabbia che bolle a mille non riesci a essere razionale". Attimi di furore, di spavento anche, brevissimi secondi durante i quali Roggero si è visto sopraffatto dall'adrenalina e ha reagito ai soprusi dei delinquenti. Ha sparato, ne ha uccisi due e ne ha ferito uno.

Queste le sue dichiarazioni

I morti sono Andrea Spinelli, 45 anni di Bra, e Giuseppe Mazzarino, 58 anni di Torino; il ferito (in carcere con l'accusa di rapina aggravata) si chiama invece Alessandro Modica, 34 anni.

Così il gioielliere:

"Non ho paura di finire in prigione. Sono pentito di ciò che è accaduto, ma non mi sento un assassino. (...) Non volevo che andassero via, ho rincorso il terzo perché volevo fosse consegnato alla giustizia: volevo bloccarli. Se è tutta la vita che rapini, fai estorsioni, pestaggi su commissione, centinaia di migliaia di euro di assegni a vuoto… Non è il modo di comportarsi in una società civile. Abbiamo perso delle persone che creavano solo danni? Secondo me sì".

L'incriminazione di Roggero per omicidio volontario ha scosso le coscienze e scatenato un serrato dibattito. Anche sui social, dove è ovviamente rimbalzata la notizia, si sono susseguiti migliaia di commenti. La linea più gettonata prende le parti del gioielliere che ha reagito (secondo questa interpretazione) alla criminalità facendosi giustizia. Ma attenzione: non tuti la pensano così. Prova ne sia il funerale del rapinatore torinese celebrato nel quartiere Lucento a maggio 2021. Le esequie avevano visto la partecipazione di centinaia di persone e lo stesso prete dal pulpito aveva pregato che "Dio abbia pietà di lui, cancelli il male che ha fatto e gli conceda gioia e pace eterna". Concetti cristianamente condivisibili e religiosamente accettabili, sui quali non tutti si sono travati d'accordo.

Queste dunque le dichiarazioni alla "Zanzara" di Marco Roggero il gioielliere accusato di omicidio volontario per aver sparato ai rapinatori fuori dal suo negozio a Grinzane Cavour.

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