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Lancio della bici ai Murazzi, la Cassazione: "Pena troppo mite per l'unico maggiorenne del gruppo, processo da rifare"

Secondo i supremi giudici, in particolare, è stato sbagliato riconoscergli le attenuanti generiche e quindi la pena sarebbe da ricalcolare al rialzo

Lancio della bici ai Murazzi, la Cassazione: "Pena troppo mite per l'unico maggiorenne del gruppo, processo da rifare"
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Il processo di Victor Ulinici, il 19enne moldavo condannato per aver lanciato la bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi colpendo Mauro Glorioso, è da rifare. La condanna a dieci anni e otto mesi di carcere per tentato omicidio è stata ritenuta troppo mite dalla Corte di Cassazione.

I fatti

Ripercorriamo i fatti di quella tragica notte del 21 gennaio 2023. La noia, il branco, l'incoscienza, il menefreghismo e l'alcool: sono questi gli ingredienti del cocktail che spingono tre ragazzini a buttare la bici dalla balconata di Lungo Po Cadorna sul tendone del The Beach nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023 colpendo lo studente di medicina Mauro.

Prima gli sputi, poi quella bici lanciata sul tendone messo a protezione della fila di ragazzini in attesa di entrare in discoteca. Infine, la fuga tra risate e baci come testimonia la videosorveglianza.

Nel frattempo Mauro è per terra: un crudele destino scelto per lui da altri. Giovani come lui, anzi ancora più giovani. Dopo le indagini dei carabinieri e dopo aver visionato le telecamere di video sorveglianza, il gruppo dietro la balaustra viene finalmente scoperto. Uno a uno vengono fuori nomi ed età. Si scava nelle psicologie di questi giovanissimi alla ricerca di spiegazioni e poi di un pentimento che non arriverà mai.

Mauro Glorioso

Ha 16 anni Denise e non è neanche la più giovane del gruppo, il più giovane si chiama Francesco ed ha appena 15 anni. 17 ne ha Marcelo e sono invece maggiorenni Victor Ulinici Sara Cherici.

Mauro condannato alla tetraplegia, Victor libero tra dieci anni

E se Mauro per tutto questo tempo ha lottato prima tra la vita e la morte e poi per tornare ad una vita che non sarà più la stessa, lo studente è infatti rimasto tetraplegico, la baby gang nel frattempo ha continuato a insistere con lo stesso atteggiamento dichiarando di non ricordare niente di quella serata e di non capire il senso di porgere delle scuse a Mauro.
Tutti, tramite i loro difensori, hanno chiesto la messa alla prova, cioè la sospensione del processo e il reinserimento sociale attraverso un progetto educativo. Secco il no dal Tribunale dei minori di Torino. Il 17enne della banda prende la pena più pesante, 9 anni e 9 mesi di carcere. Il 15enne  9 anni e 4 mesi, mentre una delle due ragazze, anche lei minorenne, 6 anni e 8 mesi. 

La posizione di Victor

Diverse sono le posizioni dei due maggiorenni Sara Chierici e Victor Ulinici. Per Sara, accusata di concorso morale in tentato omicidio, il processo ordinario è iniziato a luglio.

Per Victor, processato con il rito abbreviato il 29 febbraio, la pm Livia Locci che aveva coordinato le indagini dei carabinieri aveva chiesto una pena di 14 anni. Ma la condanna inflitta è invece stata di dieci anni e otto mesi, troppo mite per la Corte di Cassazione.

A poco è servita la lettera di scuse letta poco prima della sentenza e l'intenzione di rinunciare al processo di appello (che gli avrebbe comportato lo sconto di un sesto della pena).
Secondo i supremi giudici, in particolare, è stato sbagliato riconoscergli le attenuanti generiche e quindi la pena sarebbe da ricalcolare al rialzo.

Nessuno, forse riesce a togliersi dalla testa quei frame che lo immortalano in atteggiamenti allegri e spensierati dopo aver quasi ammazzato un ragazzo.

 

 

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