Rischia una condanna

L'altra faccia dello stalking: maestra s'era inventata tutto per colpire l'ex

Addirittura s'è inventata una testa di coniglio mozzata lasciata sullo zerbino di casa a scopo intimidatorio.

L'altra faccia dello stalking: maestra s'era inventata tutto per colpire l'ex
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Purtroppo è una piaga sociale sempre più diffusa, lo stalking. Da non sottovalutare, anche perché troppo spesso le situazioni si riescono a controllare con difficoltà e i dati su maltrattamenti e femminicidi nel corso dell'ultimo anno lo confermano. In pochi, pochissimi casi però c'è anche un'altra faccia della medaglia: è il caso di una maestra torinese che s'era inventata tutto per colpire il suo ex.

Maestra s'era inventata tutto per colpire l'ex

Addirittura s'è inventata una testa di coniglio mozzata lasciata sullo zerbino di casa a scopo intimidatorio. Un fatto in realtà mai avvenuto, così come non sono mai esistite le lettere anonime persecutorie che avrebbero spinto l'insegnante, che lavora in una scuola di Torino, a presentare ben otto esposti in Procura.

L'altra faccia dello stalking

E invece per "punire" l'ex fidanzato, la donna cercava semplicemente di incolpare sua figlia delle vessazioni. O almeno così ne è convinto il pm Dionigi Tibone, che ha chiesto una condanna a tre anni e sei mesi per il reato di calunnia, in quanto la ragazza è risultata non solo incolpevole ma all’oscuro di tutto e ora costituita parte civile.

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