Diciotto biciclette della Vuelta rubate, di cui tre ritrovate subito in un campo vicino a Corso Giulio Cesare. Non proprio una bella immagine per Torino, dove i carabinieri dal 24 agosto (giorno del furto) indagano senza sosta per risalire ai ladri.
I carabinieri indagano
Fondamentale per le indagini l'acquisizione dei filmati della video sorveglianza dell'hotel da cui sono state sottratte e dove alloggiava il team olandese di Jonas Vingegaard, super-favorito della Vuelta a España.
Jonas Vingegaard
Il bottino totale è da 350mila euro e l'ipotesi è che dietro al furto ci sia il mercato del collezionismo estero è ben fondata.
Per continuare a gareggiare la Visma-Lease A Bike (team di Vingegaard) ha ordinato un nuovo carico di bici e l'intoppo è stato ben presto superato.
La questione però solleva un tema caro ai Torinesi, se le bici le rubano a prestigiosi team olandesi, figurarsi ai cittadini che le legano ai pali e staccionate della città. E infatti alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha avuto una brutta esperienza di questo tipo.
L'appello di Gambarotta
Tocca anche i famosi, recentemente nel gruppo di Facebook "Ladri di bici Torino" dove gli utenti si scambiano le foto delle proprie biciclette rubate, nella speranza che qualcuno le abbia avvistate in giro, è comparso pure l'appello del figlio del famoso scrittore e giornalista Bruno Gambarotta.
Lorenzo Gambarotta scrive:
BICI di mio padre blu navy con scritte bianche con suo nome sopra
"BRUNO GAMBAROTTA" (sul tubo obliquo del telaio)
"PENSIERI E PEDALI 2011" (sulla canna)
ha le marce a leva sul manubrio, e il portapacchi
rubata 2 giorni fa a Porta Susa
Grazie
Bruno Gambarotta in sella alla sua bici
Insomma, non proprio un modello da grido e di certo non da gara ciclistica, ma vedersi portar via qualcosa dal grande valore affettivo, si sa, fa piangere più dei soldi.