La maestra Laura Prunotto assolta dalle accuse di maltrattamenti ai suoi alunni
Per il Tribunale di Torino il fatto non sussiste e la docente, finita già in passato nei guai per accuse simili, può tirare un sospiro di sollievo
Le accuse contro la maestra Laura Prunotto erano da far accapponare la pelle. Richiamavano i ricordi della scuola dei nostri nonni, quando i maestri erano figure autoritarie che potevano tirare le orecchie, svilire i bambini con cappelli d'asino e dare sonore stecche sulle mani.
Il fatto non sussiste
Nel caso della maestra delle elementari non c'era niente di tutto ciò, nessuna violenza fisica, ma un terrore psicologico costante, vissuto tra il 2015 e il 2019 da 21 bambini (dai 6 ai 9 anni), alcuni dei quali con difficoltà conclamate, in due scuole elementari di Torino (la Alvaro-Gobetti di via Pietro Canonica e la Sinigaglia di corso Sebastopoli).
Ma per il Tribunale di Torino il fatto non sussiste. E la maestra, che era già finita sotto inchiesta per due volte una nel 2011 e un’altra nel 2016 per abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti (in entrambe le occasioni la Procura aveva archiviato i fascicoli), può nuovamente tirare un sospiro di sollievo. Con lei anche la preside, la vicaria e la responsabile di plesso che erano a processo per omissione di atti d’ufficio e omessa denuncia.
Parolacce, minacce, scatti d'ira, pipì negate con la conseguenza di bimbi costretti a farsela addosso e quindi umiliati per questo, punizioni "esemplari", un bimbo sarebbe stato fatto mettere con le braccia distese davanti a sé e le mani che tremavano, quaderni fatti a pezzi perché pieni di errori: sono alcuni dei comportamenti passati sotto la lente nell'aula del tribunale. Per lei la pm Giulia Rizzo aveva chiesto quattro anni per vessazioni.
Ma la maestra Prunotto, all’ultima udienza, lo scorso novembre, aveva ribadito:
“Questa vicenda è tutta un grande tranello, io sono innocente”.
Un complotto ordito dai bambini, una in particolare, che "faceva il lavaggio del cervello ai compagni", affinché la odiassero. E le maestre? Tutte complici dei bambini, alcune l'avrebbero anche aggredita a parole proprio davanti agli alunni.
Ieri, 12 dicembre 2024, la parola fine a questa brutta storia, con l'assoluzione della maestra. Un finale che lascia comunque con l'amaro in bocca tra accuse, bugie e complotti e un clima in cui comunque la si metta la sensazione è stata quella di assistere se non a una guerra, almeno ad una "danza difettosa" tra adulti e bambini. Qualcosa che non vorremmo mai vedere.
Soddisfatti del risultato ottenuto in aula Pier Mario Morra, Maurizio Riverditi, Lucilla Amerio, Lorenzo Imperato e Monica Esposito, legali delle imputate, hanno commentato in una nota:
“Esprimiamo vivissime soddisfazioni per l'assoluzione che ripaga le sofferenze patite dalle nostre assistite. E' stato un processo complesso, articolato e impegnativo, ma che, con il contributo di tutti e con la sapiente direzione del Tribunale, ha consentito di smentire tutte le contestazioni, anche quelle nuove, formulate a dibattimento”.