La Corte d'Appello di Torino riduce a 30 anni la pena per il killer dell'architetto Roberto Mottura
I pm Valentina Sellaroli e Marco Sanini avevano chiesto l'ergastolo per Lazri, ma l'appello è stato rigettato
Ieri, mercoledì 10 luglio 2024, la corte d'assise d'appello del tribunale di Torino, ha emesso una nuova sentenza sull'omicidio dell'architetto, Roberto Mottura, ucciso oramai tre anni fa durante un tentativo di rapina nella sua abitazione in via Del Campetto, a Piossasco, nella cintura sud.
Pena ridotta
Secondo quanto emerso, la pena è stata ridotta dall'ergastolo a 30 anni per il presunto killer, Emirjon M, ora 32enne (difeso dall'avvocato Fabio Crea, è stata esclusa l'aggravante del 'nesso teleologico con la rapina).
La corte ha confermato la condanna a 16 anni per concorso anomalo in omicidio a Mergim L, 26 anni. I pm Valentina Sellaroli e Marco Sanini avevano chiesto l'ergastolo per Lazri, ma l'appello è stato rigettato.
Cosa accadde quel giorno
Quella notte, intorno alle 4, due malviventi entrarono nella villa della famiglia Mottura, mentre gli inquilini dormivano al piano superiore dell'abitazione, per consumare una rapina.
L’architetto 49enne, appena si accorse della banda, intervenne per difendere la moglie (che si era svegliata per i rumori e l'antifurto) e figlio ma i due risposero con un colpo d'arma da fuoco, una calibro 22, che gli recise l'arteria femorale.
Arrestato Mergim Lazri, il latitante della banda di ladri che uccise Roberto Mottura a Piossasco