TORINO

La battaglia per i diritti della torinese Luiza: "Il Pride non è inclusivo. Sono stata strumentalizzata da Salvini"

E' nota sui social per la gestione della pagina Instagram Coscienza De-Genere

La battaglia per i diritti della torinese Luiza: "Il Pride non è inclusivo. Sono stata strumentalizzata da Salvini"
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Luiza Munteanu, torinese, ha 30 anni, è nota sui social per la gestione della pagina Instagram Coscienza De-Genere che usa per sensibilizzare e parlare di parità di genere e rompere i luoghi comuni e femministi e MRA (Men’s Right Activism).

La condivisione del post da parte di Matteo Salvini

Nella giornata di ieri, 3 luglio 2024, il viceministro Matteo Salvini (Lega) ha condiviso un suo reel di Munteanu (nel quale spiegava di essere Bisex genderfluid e femmina) commentandolo così:

"Non condivido tutto quello che dici, ma apprezzo la tua idea di libertà e la tua battaglia contro ogni discriminazione e cancellazione di culture e identità che certa sinistra spaccia per difesa dei “diritti”.

 

Sui social, tramite un post, fa sapere:

**Premessa per chi non ce la può fare a capire che una critica al pride e alla sx non sono un elogio alle dx: se condividete questo video perché credete di poterlo usare per fare omofobia and co, sappiate che le creator Di questa pagina sono pro a|3orto, pro matrimonio egualitario, pro adozioni arcobaleno, antisessiste, sex positive etc. Tutte cosine che non vi piacciono.***

Il motivo per cui non si può parlare decentemente di diritti femminili e maschili è, a mio avviso, lo stesso dietro a questo video: ideologia pervasiva di una sinistra molto destra, che ha abbracciato, su questo tema, americanate come l'intersezionalità a spiegazione di tutto.

Un po' di regole per i commenti:
1) non si entra nel merito del conflitto I-P, pena cancellazione commenti e/o ban
2) "eh ma nessuno ha impedito ufficialmente a X di partecipare". Segui meglio cosa ho detto e scritto nel video e soprattutto non facciamo finta che la realtà delle comunicazioni ufficiali rifletta la realtà dei gruppi partecipanti.
3) "eh ma se un'organizzazione ambientalista o X (con X=/= Y e Y=Cose LGBTQ+) vuole partecipare e sostenere il pride, perché non dovrebbe poterlo fare?" Può farlo restando in TEMA pride, non cercando collegamenti della minchia con la PROPRIA attività, tipo "il clima brucia e calpestano i diritti": il clima non c'entra un c6zzo con questa manifestazione. E così tanta altra roba sbandierata.

La perdita di focus riguardo ai temi attorno a cui nasce il pride rischia di far fare al movimento la fine della sx: frammentazione, perdita di obiettivi comuni, perdita di realismo, perdita di forza. La questione dei diritti LGBTQ+, in altri paesi, è trasversale a sx e dx, per dire.

E sì, magari, tutto sommato, i pride quest'anno sono stati una bella festa dove alla fine tutti hanno riso, ballato, saltato insieme. Ma questa era una festa aziendale.
Quando si torna in ufficio, si vedranno gli screzi, le discordanze, le rotture. E prima o poi, non è improbabile, il fallimento.

Io, semplicemente, mi sono licenziata prima. Sorry"

 

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E in un altro post sottolinea:

"Non dovrebbe essere necessario questo post. In un mondo ideale, si discutono le idee, una per una, senza chiedersi chi è che le propone. E senza prenderne un pezzettino e usarlo per la propaganda. Ma siccome così non funziona, ecco che dobbiamo produrre questa sorta di chiarimenti. Quindi, siamo di destra o di sinistra? Fate vobis, tanto, finché stiamo sulle p4lle a tutti, qualcosa di giusto lo stiamo facendo. Ah sì, manca che siamo atee.

 

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"Salvini non ha capito niente"

La 30enne torinese dalle colonne del Corriere della Sera - Torino, ha espresso chiaramente che il leader della Lega "non ha capito niente. Innanzitutto, non ha capito il contesto da cui proviene questo contenuto. Io politicamente mi colloco molto a sinistra. Salvini, facendo suo il video della mia pagina, è come se avesse voluto dire: “Prendete solamente quello che ci serve: la sinistra è stupida e cattiva”. Non era questo il messaggio".

In merito al Pride ha rimarcato:

"Né la sinistra, né la destra devono appropriarsi del Pride. Perché altrimenti si rischia una polarizzazione che va a svantaggio dei diritti. Appartenere alla comunità lgbtqia+ non dovrebbe essere una cosa né di destra, né di sinistra. Altrimenti i diritti diventano la causa di una sola parte, mentre dovrebbero essere una questione trattata dalla politica tutta per compiere dei passi avanti".

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