TORINO

Juve, chiuse le indagini sulle plusvalenze

Al momento, la società non ha rilasciato nessun commento sulla vicenda che la vede coinvolta.

Juve, chiuse le indagini sulle plusvalenze
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La Procura di Torino ha notificato ai componenti del Consiglio d'amministrazione della Juventus l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, iniziate nel 2021, per i reati ( riguardano le tre annualità precedenti (2018, 2019, 2020), di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato, trattandosi di una società quotata in Borsa.

La comunicazione

Lo comunica in una nota il procuratore capo di Torino Anna Maria Loreto. Secondo l'accusa sarebbero stato alterati bilanci  (ovvero falso in bilancio) quale conseguenza "di un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale". Si profila quindi l’accusa di ostacolo all’autorità di controllo che è la Consob.

Ci sono elementi concreti per ritenere che gli stipendi a cui i giocatori hanno rinunciato siano corrispondenti a una mensilità e non quattro come, invece, comunicato dalla Juventus nel marzo 2020, all'inizio della pandemia.

Respinta la richiesta di misure cautelari

Il 12 ottobre scorso, era stata chiesta l’applicazione di misure cautelari personali ai tre indagati (tra cui il presidente Andrea Agnelli). Ora è attesa la richiesta di rinvio a giudizio.

Le discrepanze

  • 2018 - perdita di esercizio di quasi 40 milioni anziché 85 e un patrimonio netto positivo (31,2 mln) anziché negativo (-13,3);
  • 2019 - perdita di 89,6 milioni anziché 239,2 e patrimonio netto positivo a 239,2 anziché 47,5;
  • 2020 - perdita di 209,5 anziché 222 e patrimonio netto positivo a 28,8 anziché negativo pari a 175,7.

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Al momento, la società non ha rilasciato nessun commento sulla vicenda che la vede coinvolta.

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