INTERVENTO DURATO 8 ORE

Insufficienza epatica fulminante da colpo di calore, 26enne salvata con trapianto di fegato in super-urgenza

Rinvenuta dai genitori in stato di incoscienza è stata operata alle Molinette di Torino

Insufficienza epatica fulminante da colpo di calore, 26enne salvata con trapianto di fegato in super-urgenza
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Ragazza salvata con un trapianto di fegato in super-urgenza per un'insufficienza epatica fulminante da colpo di calore: l'intervento eseguito pochi giorni fa all'ospedale Molinette di Torino.

Ragazza salvata alle Molinette

Un intervento di trapianto di fegato in condizioni di super-urgenza ha recentemente salvato la vita di una giovane di 26 anni, residente ad Alba (CN), che era stata colpita da un'insufficienza epatica fulminante a causa di un colpo di calore. L'intervento, realizzato presso l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato possibile grazie alla tempestività dei medici e alla sinergia tra diversi ospedali piemontesi.

Colpo di calore estremo

La giovane, che si trovava nella sua casa di campagna durante una torrida giornata estiva, è stata trovata dai familiari in stato di incoscienza. Subito soccorsa, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale di Verduno, dove i medici hanno riscontrato una temperatura corporea interna di 41 gradi Celsius, segno di un colpo di calore estremo. Gli interventi immediati, tra cui l’intubazione e il raffreddamento corporeo, hanno contribuito a stabilizzare le sue condizioni e prevenire un'insufficienza multi-organo.

Gravissima insufficienza epatica

Tuttavia, il giorno seguente, le condizioni del fegato della paziente sono rapidamente peggiorate, evolvendo verso una gravissima insufficienza epatica. I medici dell'ospedale Molinette, tra cui i dottori Luca Cremascoli e Antonio Toscano, insieme all’epatologa Silvia Martini, hanno deciso di trasferirla d'urgenza presso il loro centro.

Grazie alla rapida decisione del professor Renato Romagnoli, Direttore del Centro Trapianto di Fegato e neo-Direttore del Dipartimento Trapianti della Città della Salute di Torino, la giovane è stata inserita nella lista d’attesa per un trapianto con priorità nazionale di super-urgenza. La fortuna ha giocato un ruolo cruciale: proprio in quel momento, l'équipe del Centro di Torino era impegnata in un prelievo di organi presso un ospedale piemontese. Il dottor Damiano Patrono, chirurgo del professor Romagnoli, stava completando un intervento di 'Split Liver', dove un fegato di donatore viene diviso in due parti, una per un paziente pediatrico e l'altra per un adulto.

Il trapianto di fegato

Il fegato destro, compatibile con le necessità della giovane, è stato immediatamente assegnato a Torino. Dopo meno di due ore dall'inserimento in lista d'attesa, la paziente è stata condotta in sala operatoria per il trapianto, che è durato circa otto ore e si è concluso con successo. Attualmente, la giovane sta mostrando segni di rapido miglioramento e si sta risvegliando in Terapia Intensiva sotto la supervisione del dottor Roberto Balagna.

Questo evento sottolinea l'efficienza della rete di donazione in Piemonte e Valle d'Aosta, capace di rispondere con prontezza e di salvare vite anche nelle situazioni di emergenza più gravi.

"Una vita salvata che conferma per l'ennesima volta l'altissimo livello dei professionisti e l'eccellente macchina organizzativa della Città della Salute di Torino. La fattiva collaborazione con gli altri ospedali piemontesi ha permesso di fare rete e di compiere un vero miracolo" dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).

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