Barriera Nizza

Individuati i due ladruncoli che seminavano il terrore tra le farmacie di Torino

In pochi mesi si sono resi protagonisti di undici rapine aggravate, cinque delle quali ai danni di farmacie torinesi e della prima cintura del capoluogo.

Individuati i due ladruncoli che seminavano il terrore tra le farmacie di Torino
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La Procura della Repubblica di Torino ha emesso due misure cautelari nei confronti di due cittadini italiani che nel corso degli ultimi mesi si erano resi protagonisti di undici rapine e furti aggravati in concorso, cinque dei quali effettuate ai danni di altrettante farmacie torinesi.

Individuati i due ladruncoli che seminavano il terrore tra le farmacie di Torino

Il personale del Commissariato di P.S. “Barriera Nizza” e della Squadra Mobile, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito due misure cautelari custodiali nei confronti di altrettanti cittadini italiani, gravemente indiziati di avere commesso delitti di rapina e furto aggravato in concorso.

L’attività di indagine, condotta anche attraverso una approfondita analisi dei profili social dei sospettati nonché dei sistemi di videosorveglianza presenti negli esercizi commerciali colpiti, è iniziata a partire da febbraio 2022, a seguito di una rapina aggravata commessa ai danni di una farmacia ubicata in via Nizza, e ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due soggetti.

Undici le rapine aggravate di cui, secondo l’ipotesi d’accusa, si sarebbero resi responsabili, a vario titolo, i due indagati, di cui cinque ai danni di altrettante farmacie del territorio torinese e della prima cintura del capoluogo.

Eseguivano le rapine approfittando dell'obbligo di mascherina

Collaudato il modus operandi utilizzato dai due uomini: approfittando delle mascherine indossate per la pandemia in atto, costringevano le malcapitate dipendenti degli esercizi colpiti a consegnare l’incasso, sotto la minaccia di un coltello di notevoli dimensioni.

L’indagine ha inoltre portato in luce gravi indizi di colpevolezza anche in relazione a numerosi furti su autovetture commessi nella zona di p.zza Bengasi, risultati ascrivibili ad uno dei due indagati, in base alla ricostruzione dell’accusa. Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, ferma pertanto la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

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