Indagato prete di Pinerolo, avrebbe raggirato alcune parrocchiane per 500mila euro

Indagato prete di Pinerolo secondo la Guardia di Finanza e la Procura di Torino avrebbe raggirato alcune parrocchiane per 500mila euro: ora dovrà rispondere di circonvenzione d'incapace e appropriazione indebita.

Indagato prete di Pinerolo

L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza di Pinerolo (attraverso intercettazioni, analisi dei tabulati e appostamenti) e coordinata dal pm torinese Francesco Pelosi, è partita nel periodo Covid. Un'inchiesta che ha anche portato a un doppio sequestro di conti e beni delle parti coinvolte (il primo nel giugno 2021, il secondo eseguito pochi giorni fa, il 27 dicembre 2022).

L'accusa rivolta a don Paolo Bianciotto, 80 anni, parroco a Pinerolo, è circonvenzione di incapace e appropriazione indebita.

Le accuse

Secondo le accuse del pm il parroco si sarebbe impossessato di circa 500mila euro circuendo alcune fedeli. Facendo leva sulle loro fragilità avrebbe svuotato, dal 2018 in poi, i loro conti correnti.

In un caso avrebbe convinto una vedova ultraottantenne con un figlio disabile psichico ricoverato in una struttura, lasciare a lui la gestione del proprio patrimonio. In un altro caso una parrocchiana sola avrebbe dato al parroco più di 100mila euro, dopo la vendita di un immobile.

Ma le accuse non finiscono qui: per il pm, infatti, avrebbe anche sottratto centinaia di migliaia di euro dai conti della sua stessa parrocchia.

I movimenti bancari sospetti

Tutto è venuto alla luce quando la Guardia di Finanza ha intercettato le ingenti operazioni effettuate e una serie di movimenti bancari ritenuti sospetti.

Ancora da chiarire cosa abbia fatto del denaro, ma il sospetto è che li abbia investiti in un hotel a Pragelato, che gestisce con altri due soci. Il parroco, dal canto suo, si difende sostenendo di non avere usato neanche un centesimo per se stesso ma tutto per fare del bene.