torino

Incidente al Salone dell'Auto di Torino, il Comune non è responsabile

La 47enne alla guida della Lancia 037 che ha sfondato le transenne investendo il pubblico alla sfilata dovrà rispondere del reato di lesioni colpose

Incidente al Salone dell'Auto di Torino, il Comune non è responsabile
Pubblicato:

Nessuna responsabilità riconosciuta per il Comune per l'incidente al Salone dell'Auto di Torino avvenuto il 15 settembre 2024.

I fatti

Quella domenica mattina, intorno alle 12,17, una pilota, non professionista ma esperta di motori, Barbara Riolfo, in un attimo ha perso il controllo dell'auto finendo contro il pubblico e ferendo 12 persone che stavano assistendo ad una sfilata di macchine di corse, il più grave se la caverà con una prognosi di 15 giorni.  Fortunatamente l'incidente non ha avuto conseguenze più gravi.

La 47enne alla guida della Lancia 037 deve rispondere del reato di lesioni colpose mentre sui social si riversano accuse pesanti, tra le altre cose, anche quella di essere fuggita dopo l'impatto.

Su questo punto Barbara Riolfo puntualizza:

Non siamo scappati. Siamo stati portati nella control room per essere ascoltati dagli investigatori della Polizia locale. Siamo rimasti lì fino alle 15.30, ci hanno anche consigliato di coprire l’auto con un telo. Poi siamo stati fino a sera a cercare di capire che cosa potesse essere successo.

La pilota non professionista ha sempre avuto la passione per le auto nel sangue e che nella vita di tutti i giorni insieme al marito Ivano Toppino lavora all’Altelier Toppino dove si prende cura di mezzi storici restituendoli al loro antico splendore. Tra questi, di proprietà della coppia, anche la Lancia Rally 037.

L'auto contro la folla

La pilota unica indagata

Sarà un giudice di pace ad occuparsi del caso, ora si attende che venga fissata l'udienza all'ex carcere Le Nuove, sede dei giudici di pace. Erano state cinque le persone presentate dal feriti in Procura, ora il nodo della questione è rappresentato dai risarcimenti.

 

 

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali