TORINO

Inchiesta smog, nuove consulenze tecniche sono state consegnate alla Procura

Sono quasi 70mila le persone nel nostro paese che sono morte prematuramente per inquinamento nel 2020

Inchiesta smog, nuove consulenze tecniche sono state consegnate alla Procura
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Ci sono nuovi dettagli sull'inchiesta "inquinamento ambientale", aperta dopo un esposto del comitato "Torino Respira". Secondo le tre consulenze tecniche depositate nei giorni scorsi in procura a Torino, ci sarebbe "una correlazione diretta tra l'inquinamento e la crescita dei morti in Piemonte e a Torino". Un "report" ritenuto necessario per arrivare alla conclusione della lunga indagine.

L'elenco degli indagati

L'elenco degli indagati è lungo: comprende gli ex sindaci, ex assessori Piero Fassino e Chiara Appendino, i presidenti di regione Sergio Chiamparino e Alberto Cirio e gli assessori che in quelle giunte hanno avuto le deleghe all'Ambiente, Alberto Unia, Stefania Giannuzzi, Enzo Lavolta, Matteo Marnati e Alberto Valmaggia.

Su questo punto c'è però chi dice:

"Perché nell'inchiesta sono finiti solo i sindaci e assessori di Torino e non anche i sindaci e assessori di (almeno) i comuni della prima cintura come, ad esempio, Nichelino o Grugliasco?"

Il tempo per gli approfondimenti

La giudice per le indagini preliminari Roberta Cosentini ha dato tempo fino a giugno per completare gli approfondimenti. Una possibilità che arriva dopo la richiesta di archiviazione per scadenza dei termini, a cui proprio il comitato si era opposto.

Inquinamento
L'inquinamento in Pianura Padana

Nelle settimane che verranno, le consulenze saranno analizzate dalla Procura per chiarire se ci siano profili di reato nei comportamenti degli attuali indagati (che ricordiamo non significa "complevoli") tali da chiederne eventualmente un rinvio a giudizio o se si debba al contrario procedere con una nuova richiesta di archiviazione.

I morti per inquinamento

Secondo i dati emersi, sono quasi 70mila le persone nel nostro paese che sono morte prematuramente nel 2020 (anno in cui è scoppiata la pandemia) a causa dell'inquinamento. L'Italia è prima in numeri assoluti per le morti da Pm 2.5 nei 32 Paesi europei considerati. Seguono la Germania con 43.500 decessi evitabili e la Polonia con 41.600.

"L'Italia è prima anche per numero di anni di vita persi: ben 606.000, quantificabili in circa 61 miliardi di euro di costi sociali e sanitari nel solo anno 2020". - ha fatto sapere dalle colonne de La Repubblica, Alessandro Miani, presidente Sima.

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