Lo stratagemma

In Val Susa i coniugi non si amano e si separano più che altrove (in realtà non vogliono pagare l'Imu)

Separazioni coniugali apparenti fatte solo per non pagare l'Imu sulla seconda casa in montagna.

In Val Susa i coniugi non si amano e si separano più che altrove (in realtà non vogliono pagare l'Imu)
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Un vero e proprio boom di separazioni coniugali in Val Susa per evitare di pagare l'Imu sulla seconda casa in montagna. La Guardia di Finanza di Torino ha smascherato ben 160 furbetti proprietari di appartamenti e ville in montagna, ma che in realtà vivevano e lavoravano con le loro famiglie in altri Comuni.

Val Susa, fingevano di separarsi per non pagare l'Imu

Uno stratagemma posto in essere da ben 160 furbetti della seconda casa in montagna smascherato dalla Guardia di Finanza di Torino: in Val Susa, il boom di separazioni coniugali ha fatto storcere il naso alle Fiamme Gialle, le quali, sono riuscite a risalire al modo adottato da questi nuclei familiari per non pagare l'Imu sulle seconde case.

Un aumento di separazioni che ha riguardato i Comuni di Bardonecchia, Oulx, Sauze d’Oulx, Cesana Torinese, Sauze di Cesana, Sestriere, Claviere e Pragelato. Nello specifico si trattava di una divisione apparente e sulla carta: i coniugi indagati si intestavano ciascuno una casa diversa, dichiarandola come abitazione principale, adottando così la possibilità di non pagare l'Imu. Nella realtà, invece, quest'ultimi, vivevano e lavoravano con le loro famiglie in altri Comuni.

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Le indagini, condotte dai finanzieri della tenenza di Bardonecchia, hanno messo definitivamente fine a questa consuetudine. Secondo le Forze dell'Ordine, i 160 furbetti della seconda casa hanno creato un danno per i Comuni valsusini di circa 1 milione di euro. Oltre 550 mila euro sono stati già recuperati e potranno essere destinati a iniziative in favore di tutta la comunità.

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