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Imprenditore morto nel cortile della propria azienda dopo una lite: a stroncarlo forse fu un infarto

Tre le persone denunciate per l'omicidio preterintenzionale del 55enne

Imprenditore morto nel cortile della propria azienda dopo una lite: a stroncarlo forse fu un infarto
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Una lite nel piazzale della sua azienda, la Trombadore Pallets, in via Verrua Savoia a Brusasco, la brutta caduta e la tragica morte. I fatti risalgono all'8 agosto 2024.

La morte Gianfranco Trombadore

Tre le persone denunciate per l'omicidio preterintenzionale del 55enne Gianfranco Trombadore, una coppia di 54 anni lui e di 55 anni lei, residenti a San Mauro Torinese, e il loro figlio 25enne residente a Torino.
Dalle indagini emerge anche il motivo della lite: i tre erano andati dal titolare dell’azienda per riscuotere un pagamento.

Poi, come riporta Prima Chivasso, la recente svolta: il medico legale ha fornito un primo resoconto dopo aver esaminato il corpo del 55enne. Probabile che l'uomo non sia morto per le lesioni riportate in seguito alla caduta durante la lite. Ma anzi potrebbe essere stato vittima di un infarto.

Alla luce dell'esame autoptico emerge un quadro che potrebbe alleggerire la posizione dei tre indagati.

Il ricordo della sorella Luciana

Gianfranco Trombadore era il fratello dell’ex sindaca di Brusasco Luciana Trombadore che, sui social, lo ha ricordato con un lungo e commosso post:

Voglio ricordarti così in un giorno felice dove il tempo non aveva ancora tinto di grigio i tuoi capelli... Voglio ricordarti da piccoli quando la malattia non ci aveva ancora sottratto l'affetto dei nostri genitori... Voglio ricordarti così... E poi il mio sguardo si ferma nel vuoto e riemergono le immagini di te a terra in un corpo senza vita... Ma io voglio ricordarti così: io e te al mare con un cielo azzurro, un sole fantastico in quelle vacanze estive dai nonni con tutti i cugini, in quel giorno in cui mi hai insegnato a nuotare, mi hai tolto i braccioli e mi hai detto "facciamo un giro alla boa e torniamo"... Ed io non avevo paura... C'eri tu... Voglio ricordarti così... Io e te a scorrazzare per il magazzino, non con il monopattino come i ragazzi di oggi, ma con muletto e transpallet... Voglio ricordarti così... Ma poi il pensiero del beep beep del defibrillatore continua a risuonare nei miei pensieri... Ma io voglio ricordarti così: caparbio, testone, orgoglioso e cocciuto... Non voglio tenere con me il tempo dei rapporti difficili, il tempo in cui i problemi hanno preso il sopravvento sugli affetti. Io voglio ricordarti così....perché nessuno aveva il diritto di porre fine alla tua vita. Voglio ricordarti così.... Gran lavoratore, padre, brusaschese, marito, a volte testardo ma per sempre fratello...

 

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