Le telecamere di sicurezza del bar hanno ripreso il momento dell'incidente in cui si vede, pochi secondi prima, la titolare del locale dietro il bancone e un uomo seduto su una sedia vicino ad una delle vetrate.
Ad un certo punto, due uomini entrano dalla porta principale posta su via Pisacane. Nei secondi successivi, uno di loro si avvina all'altra uscita, apre la porta, si affaccia su via De Maistre ed è proprio in quei frangenti che l'auto si schianta contro il locale, distruggendo vetri, muri, sedie e parte dell'arredamento.
L'urto violento ha spinto il cliente verso il centro del bar. Successivamente, sempre nel video, si vedono le persone che cercano di aiutare i feriti e che spostano alcuni pezzi danneggiati.
I feriti
Poteva essere una tragedia i feriti sono stati trasportati in codice giallo al Cto di Torino. Secondo quanto emerso, nessuno di loro è in pericolo di vita. Ad avere la peggio è stato il cliente che è stato per primo colpito dall'auto: è ricoverato con una frattura al bacino.
L' INTERVISTA DI OTTAVIO CURRA' ALLA TITOLARE:
"L'incidente è successo tra le 9:20 e le 9:30. Combinazione questa mattina non c'era nessuno. In genere qui - sottolinea al nostro giornale la titolare, Angela Carastro ci sono tra le 10 e le 12 mamme che fanno colazione qua e poi vanno fuori a fumare la sigaretta. E' stato un miracolo. Se fosse successo alle 9:30 qui era una strage perché il bar sarebbe stato pieno dato che c'è anche chi gioca al bigliardo.
Noi chiediamo da tempo più sicurezza. Abbiamo bisogno che ci mettano dei dossi. Qui ci sono asili, scuole e un sacco di bambini, ragazzi che passano di qua".
Le parole della figlia dopo l'incidente:
"Ho sentito la Circoscrizione 2 questa mattina dopo il fatto - spiega a Prima Torino la figlia della barista, Simona Carastro - il 31 gennaio prossimo ci sarà un'assemblea per la viabilità perché oggi, per poco, non ci è scappato il morto.
Stiamo lottando per la sicurezza in questa via e in tutto il quartiere. Vogliamo dossi, qualcosa che renda questo tratto più sicuro.
L'auto arrivava da via Candiolo probabilmente senza aver dato neanche la precedenza".
