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Il tatuatore Riccardo Campa accusato di aver occultato 400mila euro al Fisco, parla l'avvocato: "Vi spiego perché i conti sono da rifare"

Dai primi accertamenti è passato un anno e intanto Riccardo fa sentire la sua voce: "Leggete tutte le notizie anche quelle che parlano dell'altro lato della medaglia. Il lato di chi da un anno viene perseguitato"

Il tatuatore Riccardo Campa accusato di aver occultato 400mila euro al Fisco, parla l'avvocato: "Vi spiego perché i conti sono da rifare"
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"Mi chiamo Richy e sono un tatuatore professionista specializzato in ritratti in nero e grigio".

Inizia così la biografia di Riccardo Campa, tatuatore torinese finito su tutte le pagine dei giornali la settimana scorsa a seguito dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Torino sui sui conti.

Occultati 400mila euro, ma è davvero così?

Secondo i militari il giovane, vera e propria star del tatuaggio con quasi 12mila follower su Instagram, avrebbe indicato nelle proprie dichiarazioni dei redditi importi irrisori, nonostante il compenso richiesto per eseguire un tatuaggio possa risultare anche superiore a 5mila euro.

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Secondo le Fiamme Gialle, sono oltre 300 i clienti di Riccardo Campa, nei confronti dei quali o non era stato rilasciato alcun documento fiscale, o sullo stesso erano state indicate somme inferiori sino al 90% rispetto al prezzo effettivamente praticato. Si parla di quasi 400mila euro nascosti al Fisco, nelle ultime 5 annualità di imposta.

Sul sito, Riccardo scrive:

"Tatuare é non solo la mia passione, ma la mia essenza di vita. Dicono che sia il miglior tatuatore realistico di Torino, io credo che non si è mai arrivati al massimo e cerco di esser un buon apprendista ogni giorno".

L'agenda, i social e il Covid: ecco perché i conti sono da rifare

Una fama che oggi appare in crisi e senza una vera ragione come lo stesso tatuatore ha spiegato giorni fa al Corriere.
In 37 anni, racconta sempre al Corriere, non ha neanche mai comprato una macchina nuova (se avesse avuto davvero tutti quei soldi, aggiunge, li avrebbe sicuramente usati per una casa).

Da quando è finito sui giornali Riccardo ha ricevuto diversi insulti e alcuni clienti hanno cancellato gli appuntamenti. Un'aggressività alla quale non è abituato e fa fatica ad accettare per un'accusa basata su di un equivoco: la Guardia di Finanza avrebbe infatti dato un prezzo a ogni appuntamento fissato in agenda e considerato i like alle foto dei tatuaggi come apprezzamenti di clienti paganti.

Abbiamo voluto farci chiarire questo punto dall'Avvocato difensore Alfonso Aliperta che raggiunto al telefono ci ha spiegato:

"L'accertamento sui conti del mio assistito è iniziato un anno fa con una perquisizione dello studio professionale nel corso della quale è stata prelevata della documentazione: gli archivi, le agende.

Da lì sono cominciate le indagini che sono consistite nell'utilizzare agenda e archivi per sentire tutti i clienti. In seguito sono state tratte alcune conclusioni poi inviate all'Agenzia delle Entrate.

Ma l'agenda è solo uno dei componenti presi in considerazione per ricostruire il presunto reddito. Gli altri componenti principali sono stati i social sui quali sono state fatte delle presunzioni, come anche sull'agenda.

Ad esempio: se sull'agenda c'erano 5 appuntamenti poi sfociati in un tatuaggio, secondo loro questi 5 appuntamenti andavano fatturati e questo moltiplicato per il numero di clienti avrebbe moltiplicato il numero delle fatturazioni.

Il tatuaggio veniva fotografato e diffuso sui social, ma anche qui qualsiasi like e commento fosse stato rivolto a Riccardo Campa veniva qualificato e quantificato come fosse un cliente nuovo.

Un cliente con più foto dello stesso tatuaggio o più appuntamenti o più commenti veniva calcolato ogni volta come un cliente nuovo su cui veniva calcolata una fonte di reddito supposta, applicata secondo tabellari decisi dalla Guardia di Finanza.

Non ci sono però occorrenze bancarie per cui risulti che Riccardo Campa abbia incassato di più rispetto a ciò che ha fatturato.

Anche supponendo che il reddito sia da ricondurre ai suoi clienti, questo in un calcolo realistico si aggirerebbe intorno ai 15-20mila euro.

Anche perché il controllo della Guardia di Finanza è stato svolto sugli anni in cui ci sono state le chiusure forzate a causa del Covid e quindi non c'è stato reddito. Perché la Guardia di Finanza parla di 400mila euro occultati? Perché presume un reddito da 60mila euro all'anno moltiplicandolo per 5 aggiungendo iva, multe e imposte.

Aggiungo ancora un ultimo aspetto: il mio assistito non gira in Ferrari e non abita in una villa con piscina. non ha un tenore di vita che non giustifica il reddito per il quale fattura. Lui ha una vita normale con un studio normale e uno stile di vita normalissimo".

Il tatuatore su Tik Tok: "Leggete tutte le notizie"

Cio che fatica a tornare normale, dopo questa brutta avventura, però è l'umore come raccontato dallo stesso Riccardo due giorni fa sul suo profilo Tik Tok in un video dove prova a fare chiarezza su tutta la vicenda una volta per tutte:

Grazie a tutti gli amici che in un momento così difficili mi stanno vicino. Mi auguro che la realtà possa uscire perché ciò che è uscito non corrisponde neanche lontanamente alla realtà dei fatti. Vi chiedo di utilizzare il cervello nella lettura delle notizie perché viene trasmesso un qualcosa che non corrisponde alla realtà. E da un anno che battaglio grazie al mio avvocato Aliperta che ringrazio per l'impegno in questa situazione davvero difficile per me. Sono distrutto dall'annullamento delle sessioni, dai clienti che consideravo amici e che non vengono più così come dai messaggi di insulti dove vengo chiamato "Capra" e dove mi di dice "ti sta bene".  Ma ti sta bene perché? Cosa ho fatto a te? Sapete la verità? Venite qui, venire a conoscermi, o leggete tutte le notizie. Leggete anche quelle che parlano dell'altro lato della medaglia. Di chi da un anno viene perseguitato.

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