Il pedofilo della "Torino bene" è sposato e papà. Non risponde alle domande del Pm
Titolare dell'indagine la dottoressa Lisa Bergamasco. Difendono l'imputato gli avvocati Andrea Bertolino e Valentina Zancan.
Non ha voluto rispondere alle domande del magistrato il pedofilo della "Torino bene" arrestato per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
E' sposato e padre
L'uomo, 50 anni, sposato e padre, si trova attualmente in carcere alle "Vallette" in uno stato di prostrazione psicologica tanto da dover essere seguito da specialisti per evitare che possa commettere gesti estremi. Ne dà notizia il suo avvocato, Andrea Bertolino che (insieme alla collega Valentina Zancan) si è sobbarcato il peso di una difesa non certo invidiabile. Il pubblico ministero Lisa Bergamasco non ha ancora finito di visionare tutto il materiale e per questo le prossime date processuali sono ben lungi dall'essere stabilite. Così il Pm del Tribunale di Torino:
"L'indagine è complessa, c'è molto materiale da sviscerare. Si tratta di circa 300.000 file su svariati hard-disk, molti dei quali sono già stati visionati ma non tutti. Penso ragionevolmente che entro fine giugno potremo chiudere l'indagine. L'arresto è avvenuto in flagranza di reato, ovvero per la detenzione del materiale pedopornografico. Al momento l'imputato non ha voluto dare soddisfazione alle mie domande, si è avvalso della facoltà di non rispondere. E' una brutta vicenda, scabrosa, non voglio aggiungere altro".
Parla il suo difensore
L'avvocato di parte civile che rappresenta gli interessi delle vittime, Alberto De Sanctis, ipotizza un mese di tempo per avere qualche certezza in più:
"Al momento siamo in una fase direi magmatica, in cui tutto può ancora succedere. I contorni della vicenda sono tutt'altro che chiariti, dobbiamo capire bene i reati che sono stati commessi e subìti in concreto. Direi che entro un mese di tempo potremo giocare a carte scoperte".
Così invece Bertolino, l'avvocato difensore del pedofilo:
"Vedo il mio cliente un paio di volte la settimana, ma per il momento si tratta più di incontri umani che tecnico-legali. Lui si trova in un forte stato di prostrazione psicologica, si è chiuso in un mutismo preoccupante. Gli addetti del carcere temono che possa indulgere a pensieri suicidi, si teme un gesto estremo. Ha bisogno di costante assistenza perché è in grande difficoltà. Nessuno dei famigliari l'ha finora incontrato".
Abbiamo detto all'inizio che l'accusato è sposato e pure papà (tacciamo ulteriori dettagli che potrebbero identificare). Sua moglie - lo rivela il legale difensore - è letteralmente sconvolta dall'accaduto: praticamente ha scoperto di avere sposato una persona dalla doppia vita. In ogni caso, per il momento il pedofilo della "Torino bene" non risponde alle domande del Pm.