Il figlio poliziotto le ha sparato in testa: ritrovata 20 ore dopo, è un miracolo che sia rimasta in vita
La donna è rimasta agonizzante quasi un giorno: ora è ricoverata in gravissime condizioni alle Molinette.
Il figlio poliziotto le ha sparato in testa e poi si è ucciso, la donna è stata ritrovata 20 ore dopo agonizzante: ora è ricoverata in prognosi riservata alle Molinette di Torino.
Il figlio poliziotto le ha sparato in testa
Salvatore Alessio, 44 anni, viveva insieme alla madre di 72 anni, Irma Fontanella. Ieri, sembra al culmine di una lite, l'uomo ha sparato alla donna e poi si è suicidato. La tragedia familiare si è consumata nella mattinata in un'abitazione di via Grazioli a Nole. Il 44enne è morto sul colpo. L'anziana madre è rimasta agonizzante per quasi un giorno.
Dell'omicida si sa poco. Poliziotto in servizio negli uffici della Questura di Torino, viveva con la madre e il padre, Primo Alessio, 87 anni, in questi giorni in ospedale a seguito di una caduta che gli ha causato la frattura di alcune costole. Difficile dire anche quale possa essere stato il motivo scatenante della tragedia. L'uomo ha infatti preso la pistola d'ordinanza e ha sparato un colpo in fronte alla madre ferendola gravemente. Poi con la stessa pistola si è suicidato, morendo sul colpo.
Ritrovata 20 ore dopo agonizzante
La madre invece è rimasta agonizzante per quasi un giorno. I vicini infatti hanno riferito di aver alcuni spari nella mattinata di mercoledì, intorno all'ora di pranzo. La tragedia è stata poi scoperta nella mattinata di giovedì quando un'amica della 72enne ha chiamato la Polizia Locale.
Nessun biglietto
Salvatore Alessio, laureato in psicologia, era entrato in polizia durante il servizio militare. Ieri era in ferie. Nessuno quindi si è preoccupato per la sua assenza dal lavoro. Viene descritto come una persona riservata e di poche parole, che non aveva mai dato segni di squilibrio. Non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il suo gesto.
La donna si trova ora ricoverata alle Molinette di Torino in prognosi riservata. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Ivrea.