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Halloween: dopo solo due weekend i locali sequestrati a Vanchiglia riaprono alla movida

I residenti: "Interdetti dalla decisione del magistrato, ma confortati dalla presenza della polizia in borghese"

Halloween: dopo solo due weekend i locali sequestrati a Vanchiglia riaprono alla movida
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I tre locali tra via Bava e Lungo Po Cadorna, dopo essere stati sottoposti a sequestro preventivo per vendita di alcol a minori, hanno riaperto per la notte di Halloween tra lo stupore e la preoccupazione dei residenti.

Locali aperti e poliziotti in borghese

La situazione, ci scrive Simonetta Chierici, residente e portavoce di chi abita tra via Pescatore, Bava, Lungo Po Cadorna e Piazza Vittorio sembra tornata quella di sempre con ragazzini, poco più che bambini, a "caccia all'alcol facile, a buon prezzo e di droga".

Una cosa però ha colpito chi dai balconi di casa ha nuovamente visto la movida impossessarsi delle strade: insieme alle masse di giovani e giovanissimi, la presenza della polizia municipale in borghese con l'effetto che ad un certo punto gli avventori dei locali si sono dispersi.

Simonetta scrive:

Sono adesso le 00:55 e tutto magicamente tace! E' anche arrivata una squadra di polizia municipale motorizzata a presidiare lo scampolo di via Pescatore fra via Bava e Lungo Po Cadorna (dove stanno i locali citati). Che il magistrato abbia dato il via libera ai locali che vendono alcol ai minori ci lascia un po' interdetti (non possiamo negarlo), che la polizia urbana in borghese (almeno così ci è sembrato di capire) abbia ripreso un'azione di controllo serrato ci conforta.

Futuro incerto, eppure qualcosa è migliorato

Ma cosa succederà ora? Dopo la chiusura dei minimarket con l'effetto di una via Bava praticamente deserta, come avevamo documentato qualche settimana fa, ed il sequestro dei locali in via Matteo Pescatore, Vanchiglia resta in attesa dei prossimi step.

La speranza è che la situazione migliori ancora, perché nonostante il via libera del magistrato alla riapertura dei locali sembra che qualcosa in meglio sia cambiato, conclude Simonetta Chierici:

"Dunque non ci rimane che aspettare e continuare a monitorare con la tenacia e la pazienza che ci contraddistingue, noi certo non molliamo la presa."

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