Gli ritirano la patente dopo i fuochi di San Giovanni: scrive ai genitori "Scusatemi" e si spara in giardino
A pesare su di lui il futuro, forse la vergogna di dover avvisare un datore di lavoro e la paura di perdere il lavoro, forse il disagio di doverlo dire ai genitori
Si è tolto la vita martedì mattina dopo una serata di festa, quella di San Giovanni (lunedì 24 giugno 2024), passata in Piazza Vittorio Veneto a Torino con gli amici e la fidanzata per vedere i fuochi d'artificio.
Il ritiro della patente
Qualche bicchiere in compagnia e poi in macchina per tornare a casa, ma ai controlli dei carabinieri il tasso alcolemico di Andrea, 25 anni, risulta alto, così gli ritirano la patente e quella che doveva essere una parentesi spensierata nella vita di un giovane come tanti si trasforma in tragedia.
Per Andrea la patente è tutto: gli serve per lavorare come autista alla Sarca, azienda con sede a Rocca Canavese specializzata in trasporti industriali, trasporti eccezionali, nazionali ed internazionali, e servizio di collettame.
Il 25enne non regge. A pesare su di lui il futuro, forse la vergogna di dover avvisare un datore di lavoro e la paura di perdere il lavoro, forse il disagio di doverlo dire ai genitori.
Il tragico epilogo
Così Andrea, bello e solare come dimostrano le sue foto su Facebook, cede ai pensieri più torvi, prende la pistola del padre, una Beretta regolarmente denunciata, e decide per un ultimo gesto, aspetta che i genitori escano per andare a lavorare, esce nel giardino della villetta in via Nocette, a Busano, nel canavese, e si spara, prima però lascia un biglietto ai genitori:
"Scusatemi".
Verrà trovato esanime alle 9 del mattino.
L'ultimo atto di un ragazzo gentile, serio e sensibile, amante dello sport e descritto da tutti come solare e generoso.
In tanti in queste ore si stanno stringendo attorno al dolore dei genitori e della sorella Martina increduli per un simile epilogo.
Andrea avrebbe compiuto 26 anni il 6 luglio.