Fiamme in centro

Gelateria Miretti in fiamme: chiusa a data da destinarsi

Nella notte tra il 30 e il 31 maggio è scoppiato un incendio nella gelateria Miretti a Torino. Il locale è ora chiuso a data da destinarsi.

Gelateria Miretti in fiamme: chiusa a data da destinarsi
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Ha chiuso la storica gelateria Miretti di corso Matteotti a causa di un incendio.

Gelateria Miretti in fiamme

È successo nella notte tra sabato 30 maggio e domenica 31 maggio 2020. Un incendio è divampato nella storica gelateria Miretti di Torino. Dopo due mesi di stop per il lockdown a causa della pandemia, l’esercizio si trova costretto a chiudere di nuovo, come si legge sulla pagina Facebook della gelateria:
La gelateria resterà causa a causa di un incendio fino a data da destinarsi”. Purtroppo, ancora nessuna data di riapertura per Miretti.

L'incendio

L’incendio è divampato alle 2.00 di notte. Il titolare, Lorenzo La Porta, ha spiegato che:

“Siamo stati in gelateria fin verso l’una e le fiamme sono divampate poco le due”.

I dipendenti e il signore La Porta erano appena andati via dal negozio quando l’incendio è divampato in corso Matteotti. Una volante che stava passando proprio lì vicino ha notato il fumo uscire dall’edificio e ha dato immediatamente l’allarme. I vigili del fuoco sono intervenuti subito, domando le fiamme, limitando i danni e impedendo all’incendio arrivare al resto del locale. Secondo le ricostruzione causare le fiamme sarebbe stato un cortocircuito.

Tanta solidarietà

Diverse gelaterie di Torino si sono offerte per prestare il proprio laboratorio ai dipendenti della Miretti. In tanti hanno scritto alla gelateria Miretti per offrire sostegno, come spiega il signor La Porta su Facebook:

“Sto ricevendo tanta solidarietà. Sentire quelle frasi in un momento difficile come questo mi ha commosso profondamente ed aver toccato con mano quanti colleghi, clienti, amici con la vostra generosità nel proporvi per darmi una mano. vi sono veramente grato perché mi avete dato la forza per ripartire. E ne sono sicuro: torneremo. Grazie, grazie, grazie”.

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