Frode fiscale, 18 arresti: in manette due imprenditori di Torino
Operazione in tutta Italia, sequestrati beni per 40 milioni di euro
Imprenditori torinesi agli arresti per frode fiscale a seguito dell'operazione dalla Guardia di Finanza che ha portato anche al sequestro di 40 milioni di euro. In tutto sono stati emessi diciotto provvedimenti di custodia cautelare in tutta Italia per il reato di frode internazionale. Fra gli indagati, c'era anche chi aveva chiesto il reddito di cittadinanza o il contributo governativo per l'emergenza Covid.
Un giro di materiale informatico
Per il momento gli inquirenti non hanno diffuso altri particolari, ma da fonti vicine agli ambienti investigativi trapela che la frode sarebbe stata commessa nell'àmbito del settore informatico. Nel dettaglio, il reato di frode fiscale prevede che venga falsificata o alterata una polizza o una documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto. In questo caso, probabilmente, la lente delle fiamme gialle avrebbe approfondito gli scambi internazionali di materiale informatico. Documentazioni contraffatte o manomesse che potrebbero aver portato a illeciti guadagni anche di notevole importo.
I due capi sono di Torino
Ai vertici dell'organizzazione, ben ramificata e costituita da persone molto preparate nel loro campo, ci sarebbero questi due imprenditori torinesi di cui al momento non vengono rese note le generalità. La Guardia di Finanza ha indetto una conferenza stampa presso il Comando provinciale di Torino nel corso della quale il Procuratore aggiunto Marco Gianoglio spiegherà i dettagli dell'indagine.
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