Forza le auto in sosta e ci rovista dentro, poco prima aveva aggredito un uomo
Nel tentativo di darsi alla fuga, il ventisettenne ha iniziato a spintonare i poliziotti, proferendo loro svariati insulti e minacce.
Nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, 3 febbraio 2021, gli agenti del commissariato torinese di San Donato hanno ricevuto la segnalazione di un soggetto che, dopo aver tentato di aprire alcune auto in sosta, stava rovistando all’interno di una di queste.
Apre auto parcheggiate e ci rovista dentro
Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato il veicolo aperto, senza però notare alcun individuo nei paraggi. Pochi minuti dopo, due cittadini si sono rivolti agli operatori, segnalando la presenza della stessa persona alcuni metri più avanti, impegnata nella medesima attività delittuosa. Raggiunta l’auto in questione hanno trovato l’uomo, un cittadino italiano di 27 anni, con un paio di forbici in mano, rovistare fra i sedili.
Disarmato
Gli agenti richiamano la sua attenzione, invitandolo a posare l’oggetto in suo possesso. Al suo diniego, questi è stato disarmato e bloccato. Nel tentativo di darsi alla fuga, il ventisettenne ha iniziato a spintonare i poliziotti, proferendo loro svariati insulti e minacce. Perquisito, è stato trovato in possesso di un set di chiavi a brugola, e di un paio di auricolari con una chiavetta usb, provento di furto.
Arrestato
Il soggetto è stato arrestato e condotto da un’altra pattuglia presso gli uffici del commissariato. Agli agenti rimasti sul posto per ulteriori accertamenti, si è avvicintoa un cittadino, raccontando di aver riconosciuto nell’uomo fermato poco prima, il suo aggressore. La vittima ha detto di essere stata precedentemente avvicinata dall’italiano e, mentre legava la propria bici alla rastrelliera, questi l’avrebbe afferrata con forza minacciando di portargliela via se non avesse lasciato dei soldi. L’uomo aveva provato a tranquillizzare il reo, senza successo. Nel tentativo di mitigare la situazione, la vittima si era poi proposta di accompagnarlo al bar per offrirgli qualcosa. Dopo essersi rifocillato, l’aggressore era però tornato a rivolgere minacce sempre più insistenti per poi infine desistere dal suo intento ed allontanarsi.
Scattate le manette per furto, minaccia e resistenza a P.U e denunciato per oltraggio a P.U, estorsione, possesso ingiustificato di chiavi alterate e per aver fatto ritorno nel comune di Torino nonostante avesse all’attivo un foglio di via obbligatorio della durata di 3 anni emesso dal Questore di Torino.