Nei giorni scorsi, la proprietaria di una gioielleria in centro a Torino viene contattata da un uomo che, spacciatosi come corriere, le dice che sarebbe passato a ritirare, come da lei richiesto, dei plichi contenenti preziosi per 12.000 euro.
La procedura sospetta
La donna, insospettita dalla procedura anomala, contatta la ditta e scopre che non vi è stato alcun contatto da parte di chi deve ritirare il plico. Al mattino seguente, all’apertura, l’esercente vede fuori dal negozio una persona con addosso una divisa proprio della società che l’aveva contattata il giorno precedente.
La titolare a quel punto chiama la polizia che arrivata sul posto nota subito la persona sospetta all’esterno del negozio. L’uomo, a questo punto, cerca di allontanarsi ma poco dopo viene bloccato e identificato.
Otto uniforme diverse per sembrare un fattorino
Durante i controlli, il cinquantaduenne viene trovato in possesso di un timbro aziendale della società di spedizioni e delle chiavi di un furgone parcheggiato poco distante. All’interno del veicolo, i poliziotti trovano una borsa contenente diverse uniformi di otto differenti società che si occupano di consegne.
Dagli accertamenti è risultato che il cinquantaduenne era colpito da un avviso orale e da fogli di via da varie città italiane.