Finge di essere stato investito poi chiede denaro, in carcere il re delle "Truffe del pedone"
Il 59enne si getta sui cofani delle auto in transito per poi ricadere sull’asfalto con tanto di ferite e sangue finto e pantaloni strappati
E' finito in carcere il re delle "Truffe del pedone": già ai domiciliari per una precedente truffa evade e cerca di mettere a segno la "truffa dello specchietto", ma qualcosa va storto...
Arrestato il re delle "Truffe del pedone"
Filippo Cardullo, 59 anni, noto alle cronache come il "Re delle truffe del pedone", torna a far parlare di sé. Nonostante una lunga serie di guai giudiziari, il truffatore torinese continua a mettere in atto i suoi raggiri. L'ultima impresa lo ha riportato dietro le sbarre, in seguito all'ennesimo tentativo di truffa.
Come agisce
Il suo modus operandi è ormai ben noto: Cardullo simula di essere investito, lanciandosi sul cofano delle auto, per poi avvicinare le sue vittime con la scusa di risolvere tutto senza coinvolgere le autorità o le assicurazioni. Così facendo spesso riesce a convincere i malcapitati a consegnargli denaro come presunto risarcimento per i danni subiti.
L'ultima truffa
L'ultimo episodio si è verificato due giorni fa in via Pianezza, nel quartiere Vallette di Torino. Cardullo ha puntato una donna anziana, alla guida di una vettura con a bordo alcuni familiari. Dopo la consueta sceneggiata, è riuscito a ottenere 75 euro dalla donna, facendosi passare per vittima di un investimento.
Arrestato da carabinieri fuori servizio
Tuttavia, il piano è fallito quando alcuni carabinieri fuori servizio, passando di lì per caso, hanno assistito alla scena e lo hanno immediatamente arrestato.
Nel momento dell’arresto, Cardullo è stato trovato in possesso di pantaloni con tagli evidenti sulle ginocchia, un fazzoletto macchiato di vernice rossa e una boccetta di detergente, tutto materiale che usava per rendere più credibili i suoi inganni. Gli oggetti sono stati sequestrati dai militari.
Tenta la truffa dello specchietto
Nonostante il fermo, Cardullo non si è dato per vinto. Durante la notte, approfittando degli arresti domiciliari, si è recato in via Cibrario, dove ha tentato di mettere in atto una delle sue classiche truffe: quella dello specchietto rotto. Anche questo tentativo, però, è finito male. Ancora una volta infatti è incappato in una pattuglia dei carabinieri e ha tentato una fuga. Fuga che si è conclusa al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria, dove è stato ricoverato per un malore e arrestato (nuovamente) con l’accusa di evasione. Una volta dimesso, ora verrà trasferito al carcere Lorusso e Cutugno.
Cardullo non è nuovo a episodi del genere. Già ad aprile era stato denunciato dai carabinieri dopo essere stato riconosciuto da una sua precedente vittima. La donna, che lo aveva subito identificato, era stata truffata due anni prima con lo stesso stratagemma.