Il caso

La festa in oratorio interrotta dai vigili: «Colpito un evento educativo»

Don Paolo, parroco di Santa Giulia: «Otto minuti di ritardo e il concerto finisce. Ma nei weekend la piazza è fuori controllo»

La festa in oratorio interrotta dai vigili: «Colpito un evento educativo»
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A Torino scoppia una nuova polemica, dopo l’intervento dei vigili alla festa di Santa Giulia: «Così si scoraggiano i giovani, non la criminalità».

La festa dei ragazzi interrotta dai vigili

Una serata di musica e comunità si è conclusa con un intervento inaspettato delle Forze dell’Ordine che ha lasciato amareggiato don Paolo Pietroluongo, parroco della chiesa di Santa Giulia.

Durante la festa in musica organizzata la scorsa settimana all’interno dell’oratorio parrocchiale, gli agenti della polizia municipale si sono presentati otto minuti dopo le 23.30 chiedendo l’interruzione dell’esibizione musicale. Sul palco stava per salire un gruppo di adolescenti tra i 14 e i 16 anni, ma il concerto è stato bruscamente (e inaspettatamente) interrotto per il superamento dell’orario consentito.

La manifestazione faceva parte della 43ª edizione di “Maggio in oratorio”. «Rispetto le regole, ma con un’amarezza profonda. È inaccettabile vedere tanta prontezza nell’intervenire contro un evento educativo e controllato, mentre di fronte alla malamovida che travolge la piazza nei fine settimana, regna l’indifferenza», prosegue don Paolo che ha poi descritto la situazione del quartiere: «notti disturbate da schiamazzi, musica ad alto volume, alcol, fuochi d’artificio e persino atti di vandalismo e spaccio. Il problema è che quando i cittadini segnalano, non succede nulla. Ma per la parrocchia, dopo otto minuti, sono arrivati subito i controlli».

La polizia municipale, pur non emettendo alcuna sanzione, ha imposto l’immediata chiusura della serata, spiegando che l’autorizzazione per la musica era scaduta e concedendo una "tolleranza" per quegli otto minuti.

L’interruzione, però, è dipesa da un contrattempo tecnico che aveva fatto slittare il programma.

Dopo la parentesi infelice, la vita in oratorio è proseguita. E il giorno dopo, il cortile era di nuovo pieno di bambini e famiglie. «Il nostro impegno è più forte di ogni delusione», hanno ribadito orgogliosamente dalla parrocchia.

 

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