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Festa della Mamma in carcere: "La riforma peggiorerà la situazione"

Questa mattina, domenica 11 maggio 2025, si è svolto un sopralluogo di una delegazione di PD, AVS e CGIL nella sezione femminile

Festa della Mamma in carcere: "La riforma peggiorerà la situazione"
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Questa mattina, domenica 11 maggio 2025, si è svolto un sopralluogo di una delegazione di PD, AVS e CGIL nella sezione femminile della casa circondariale di Torino.

Festa della Mamma in carcere

L'iniziativa è stata lanciata dalla campagna per la dignità e i diritti delle donne condannate, dei loro figli e delle loro figlie "Madri Fuori- dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine" e si inserisce nell'ambito della mobilitazione contro il DL "Sicurezza". Le persone recluse nelala sezione femminile sono 115, di cui il 21% in custodia cautelare in attesa di sentenza. Il 58% sono di nazionalità italiana.

"Le norme contenute nel Dl Sicurezza rispetto alla presenza di detenute madri in una situazione già molto difficile sono addirittura peggiorative, per questo motivo abbiamo aderito alla campagna di mobilitazione per verificare le condizioni delle detenute e anche alla luce di queste, le conseguenze che comportano le misure contenute nel decreto" dichiara Anna Rossomando, vicepresidente del Senato.

"Il DL Sicurezza revoca l’obbligo di rinviare l’esecuzione della pena per le donne incinte o con figli di età inferiore a un anno, rendendo la misura discrezionale. La detenzione delle madri con bambini piccoli dovrebbe avvenire di conseguenza presso gli ICAM, che sono tuttavia in numero insufficiente: tre attivi in tutta Italia" prosegue la Senatrice.

Le parole di Pentenero

"Nell'ICAM del Lorusso e Cutugno, dove oggi vi è una sola mamma con il bimbo di 21 mesi, gli sforzi dell'amministrazione penitenziaria per creare un ambiente non ostile al minore sono molti, ma nonostante questo l'ICAM resta un carcere, con sbarre tutto intorno e da cui il minore può uscire (per esempio, per andare all'asilo) soltanto passando i numerosi controlli. - continua Gianna Pentenero, capogruppo del PD in Consiglio Regionale - Bisognerebbe andare in una direzione completamente opposta a quella del DL Sicurezza, con misure alternative alla detenzione. A fronte di queste condizioni di detenzione è cruciale il ruolo svolto dai e dalle Garanti delle persone detenute: siamo in attesa della nomina della maggioranza in Regione, confidiamo che la persona individuata sia adeguata al ruolo a differenza di quanto avvenuto nella vergognosa vicenda di Asti ".

Il commento sull'incontro con le detenute

"Il DL Sicurezza prevede inoltre, per le donne recluse in ICAM, la feroce e ingiustificata sanzione dell'allontanamento del figlio o della figlia in caso di proteste nei confronti degli agenti di custodia: un obbrobrio giuridico, e umano. - dichiara Alice Ravinale, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale -
L'incontro con le detenute ha confermato i problemi delle condizioni di detenzione: celle singole usate come doppie a causa del sovraffollamento, mancanza di spazio e un'alta presenza di persone con problemi di salute mentale che in carcere non dovrebbero starci, ma per le quali non esistono strutture alternative. Le norme liberticide del DL sicurezza non faranno che peggiorare questa situazione, già oggi indegna di un paese civile."

Alla visita hanno partecipato anche le Consigliere Regionali Paonessa e Pompeo (PD), Elena Ferro della Segreteria CGIL Torino e Davide Mattiello, già deputato del PD.

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