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Farmaci illegali, creme di bellezza pericolose per la salute e molto altro nel minimarket di San Donato

Titolare sanzionato amministrativamente per oltre 6mila euro

Farmaci illegali, creme di bellezza pericolose per la salute e molto altro nel minimarket di San Donato
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Controlli in un minimarket nel quartiere San Donato a Torino.

Farmaci illegali e cosmetici pericolosi per la salute

I poliziotti hanno riscontrato la presenza di una numerose confezioni di cosmetici, creme e pomate contenenti principi attivi farmacologici; fra di esse, l’idrochinone, una sostanza specificamente vietata dal Reg. CE nr.1223/2009, che, in considerazione della sua pericolosità per la salute, ne consente l’utilizzo solo entro certe concentrazioni per le tinture dei capelli e smalti per unghie, ma non l’impiego in cosmetici quali creme, gel o pomate. Questi prodotti, spesso utilizzati per schiarire la pelle, non di rado sono venduti presso negozi etnici per rispondere alle richieste della clientela.

Superalcolici senza sigilli e cibi mal conservati

 All’interno del minimarket erano, inoltre, in vendita una trentina di bottiglie di superalcolici sulle quali, mancando il sigillo dei Monopoli, non erano state corrisposte le dovute accise. Infine, dentro due frigoriferi/congelatori, i poliziotti hanno rinvenuto cibi surgelati, di origine animale e vegetale, riposti in buste aperte e non idonee alla corretta conservazione e senza alcuna indicazione sul tipo di animale o vegetale nè sulla loro provenienza.

Il titolare dell’attività è stato denunciato per cattiva conservazione di generi alimentari e per aver posto in vendita nel proprio negozio prodotti farmaceutici senza essere in possesso di abilitazione ed iscrizione all’albo dei farmacisti, per aver posto in commercio cosmetici contenenti sostanze di cui l’uso è vietato sopra certi limiti, per aver messo in commercio medicinali sul territorio nazionale senza aver ottenuto l’autorizzazione dell’Aifa e per aver messo in commercio bevande alcoliche sottraendole al pagamento dell’accisa.

6mila euro di sanzione

L’uomo è stato anche sanzionato amministrativamente per oltre 6000 euro per vendita di surgelati in confezioni non originali, per non aver predisposto la procedura di autocontrollo basata sui principi HACCP, per non aver applicato la procedura di rintracciabilità per gli alimenti potenzialmente pericolosi e per aver posto in vendita prodotti alimentari mancanti della prevista etichetta.

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