Ex carcerato devasta una chiesa urlando: "Sono posseduto", poi si accascia e muore
L'uomo ha divelto in crocifisso, si è accanito sulle panche, ha lanciato in terra i libretti dei fedeli e ha distrutto l'acquasantiera.
E' entrato nudo in chiesa, ha devastato la parrocchia e aggredito il parroco che stava cercando di calmarlo. Poi è morto.
La scena, che sembra superare la fantasia di uno sceneggiatore, è in realtà quanto è veramente successo in via Domenico Millelire 51, nel quartiere di Mirafiori sud. Qui Luigi Garofalo, 50 anni, è entrato in chiesa completamente nudo, sotto effetto di varie droghe, dal principio si è messo a pregare, poi è salito sull'altare, ha rubato un cero e si è messo ad urlare: "Sono posseduto dal demonio".
La chiesa devastata
Da quel momento ha avuto inizio la devastazione di tutto ciò che gli capitava a tiro: l'uomo ha divelto in crocifisso, si è accanito sulle panche, ha lanciato in terra i libretti dei fedeli e ha distrutto l'acquasantiera.
Infine, in ginocchio davanti all'altare avrebbe chiesto perdono.
Vani i tentativi di don Giuseppe Nota di cercare di fermare il cinquantenne, il parroco è anzi stato minacciato a sua volta.
L'intervento della polizia
A chiamare la polizia, sono stati alcuni passanti che hanno sentito le urla provenire dalla chiesa. In pochi minuti sono arrivati gli agenti che hanno trascinato l'uomo per strada con l'intenzione di portarlo al commissariato. Dove però Luigi Garofalo non ha avuto il tempo di arrivare, stroncato da quello che potrebbe essere stato un infarto, legato probabilmente alle droghe assunte.
A conferma che ad uccidere il cinquantenne potrebbe essere stato un mix di droghe, i poliziotti hanno trovato nell'alloggio dell'uomo, poco distante dalla chiesa, alcune siringhe. Garofalo aveva alle spalle precedenti penali per rapina, furto e resistenza, ed era da poco uscito dal carcere. Sarà comunque l'autopsia a stabilire l'esatta causa del decesso