indagini in corso

Esplosione in una casa a Romano Canavese: un ferito trasportato con l'elisoccorso al CTO di Torino

All'interno dell'appartamento al momento dell'esplosione c'erano due anziani

Esplosione in una casa a Romano Canavese: un ferito trasportato con l'elisoccorso al CTO di Torino
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L'esplosione avvenuta questa mattina, giovedì 7 marzo 2024, intorno a mezzogiorno, a Cascine di Romano Canavese in una casa di via Principe Amedeo sarebbe dovuta ad una fuga di gas.

Come riporta Prima il Canavese, un enorme boato sentito a chilometri di distanza ha allarmato i vicini che sono immediatamente usciti dalle proprie abitazioni e hanno subito dato l'allarme.

I soccorsi

Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di Ivrea e del nucleo investigativo antincendio di Torino che hanno provveduto a mettere l'area in sicurezza e verificare la presenza di feriti all'interno dell'abitazione. All'interno dell'appartamento infatti al momento dell'esplosione c'erano due fratelli che sono stati portati all'esterno.

Uno dei due è rimasto miracolosamente illeso anche se sotto shock, l'altro, classe 1945, invece ha riportato gravi ferite ed è stato elitrasportato al Cto di Torino ma non sarebbe in pericolo di vita.

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Cosa resta della palazzina di via Principe Amedeo

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Cumuli di macerie

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Detriti del post esplosione

L'esplosione

L'esplosione ha creato ingenti danni e i detriti sono finiti anche nei giardini delle abitazioni adiacenti. La casa è stata completamente sventrata ed è ovviamente inagibile. Saranno i carabinieri di Strambino a verificare quanto accaduto questa mattina in via Principe Amedeo.

Lo scoppio della palazzina a Pinerolo

Questa tragedia, su cui in queste ore si sta facendo chiarezza, ricorda un caso del 2021 quando a Pinerolo una palazzina esplose uccidendo una coppia di anziani Maria Rosa Fiore, 84 anni e Dario Lisdero, 74 anni.

La palazzina di Piazza Sabin 3 a Pinerolo

Le indagini portarono alla condanna per omicidio colposo plurimo e incendio doloso di due operai romeni.

I due infatti avevano installato la nuova cucina della coppia senza collegare l'impianto a gas.

La sentenza, che prevedeva la sospensione condizionale e il pagamento di 15mila euro per ogni parte civile, arrivò dal Tribunale del capoluogo piemontese, con pena già ridotta di un terzo come previsto dal rito abbreviato. Il pubblico ministero Alessandro Aghemo aveva chiesto al giudice Manuela Accurso Tagano di condannarli a quattro anni. Anche se il collegamento sarebbe stato compiuto di un idraulico, loro avrebbero potuto, secondo l'accusa, mettere l'impianto a gas in sicurezza con una valvola. Invece l'impianto rimase aperto, provocando l'esplosione.

Gli operai avrebbero dovuto concludere i lavori il giorno dopo, ma intorno alle 7.40 del mattina il terzo piano dove viveva la coppia è crollato dopo l'esplosione. Maria Rosa morì sul colpo, mentre Lisdero si spense qualche ora dopo al Cto di Torino per le ustioni. Quattro persone rimasero ferite. Su dodici famiglie residenti nel palazzo, otto si costituirono parti civile nel procedimento, visto che il condominio rimase inagibile.

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