TORINO

Ergastolo per Massimo Bianco, la guardia giurata che uccise l'ex moglie

Avvocato di parte civile: "Contrario alle attenuanti generiche".

Ergastolo per Massimo Bianco, la guardia giurata che uccise l'ex moglie
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Nella giornata di ieri, giovedì 24 febbraio 2022, la dalla Corte d'Assise di Torino ha emesso la sentenza che condanna all'ergastolo Massimo Bianco, la guardia giurata che a Torino, il 7 maggio 2021, uccise a colpi di pistola la moglie, Angela Dargenio, 48 anni, dalla quale era separato.

30 anni di carcere

La Procura del capoluogo aveva chiesto 30 anni di carcere ritenendo le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Ma su questo punto l'avvocato di parte civile, Stefano La Notte, si è detto contrario.

I fatti

Dopo l'uccisione della moglie, l'uomo è stato arrestato dai colleghi della polizia giunti sul posto dell'omicidio. Successivamente, in Questura ha confessato e ha chiesto perdono per quello che ha fatto ai suoi figli.

Stefano La Notte, avvocato di parte civile: "Contrario alle attenuanti generiche"

"Sono contrario alle attenuanti generiche. Non è un momento di follia, non è il drammatico epilogo di una lite. È il prodotto di una cultura e di una mentalità di paese ancora molto presente in Italia: una donna non si deve separare". Così l'avvocato di parte civile Stefano La Notte al processo contro Massimo Bianco, guardia giurata torinese che uccise l'ex moglie a colpi di pistola. La Notte parla di "cultura maschilista e selvaggia". "C'e' una parte dell'Italia - osserva - che non ha ancora digerito l'idea che ci si possa separare. Sappiamo che la madre della vittima ha detto 'meglio un tumore di una figlia che si separa'".

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