Elezioni 2021, Salvatore Gallo (PD) nel mirino nella magistratura per scambio di voti
L’ex politico di Psi e Pd accusato di peculato per alcune spese gonfiate
E' bufera sul Partito Democratico non solo a Bari ma ora anche a Torino e provincia. Si perché un esponente del partito Salvatore Gallo 83enne, (padre del consigliere regionale Salvatore Gallo), soprannominato Sasà e conosciuto anche come “il signore delle tessere", è finito sotto la lente d'ingrandimento della magistratura per "corruzione elettorale", nel corso di un'inchiesta sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta calabrese.
Caccia di voti
Come riportano Repubblica.it e La Stampa, nel 2021 era a caccia di voti per gli uomini della sua corrente. Per questo, secondo l’accusa, "favoriva amici e sostenitori privati nell’ottenere alcune concessioni e autorizzazioni della pubblica amministrazione in cambio di sostegno elettorale e voti".
Tra le sue attività i cambi di destinazione d’uso degli immobili e i condoni edilizi. In totale gli eletti con il suo aiuto, tra comune e circoscrizione, arrivano a otto puntando anche ad un assessorato nella giunta di Stefano Lo Russo. Sempre secondo l’accusa avrebbe minacciato di licenziamento un dipendente di Sitalfa, candidato in circoscrizione a Torino, se non avesse corso insieme ai suoi.
La procura, inoltre, gli contesta due fatture da 1.500 euro per rimborsi di ristoranti. Nel lontano 2013 Gallo era finito in un caso per le sue presunte pressioni per accumulare iscrizioni nel Pd, proprio in qualità del ruolo rivestito in Sitaf.
Il gruppo del Movimento 5 Stelle di Torino (Andrea Russi, capogruppo, Valentina Sganga, Dorotea Castiglione Vicecapogruppo M5S Torino) fa sapere:
"Non siamo nemmeno a metà del mandato e per la seconda volta, dopo la vicenda Rear, le ombre di un nuovo caso giudiziario avvolgono l'amministrazione Lo Russo.
Apprendiamo dalla rassegna stampa odierna che clientelismo e voto di scambio avrebbero favorito l'ingresso in Sala Rossa e nelle circoscrizioni di alcuni candidati PD.
Il quadro che emerge dalle intercettazioni pubblicate su tutti i quotidiani è desolante ed inquietante, e coinvolgerebbe sia la politica che la struttura amministrativa.
Al di là dei risvolti penali, che non ci competono in alcun modo e che verranno chiariti nelle sedi proprie e dalle autorità competenti, la vicenda merita un approfondimento politico in un'ottica di totale e assoluta trasparenza, anche perché una delle persone citate è stata nominata da Lo Russo assessore al bilancio della Città Metropolitana.
Il Sindaco venga dunque con la massima urgenza a riferire in Aula in ordine a quanto emerso per rimuovere ogni ombra da eventuali irregolarità nelle elezioni 2021".