Meno vacanze più utenze

Effetto Covid: come sono cambiate le abitudini dei Torinesi

Si è svolta oggi la presentazione dell’indagine condotta dalla Camera di Commercio sulle spese delle famiglie torinesi nel primo semestre 2020.

Effetto Covid: come sono cambiate le abitudini dei Torinesi
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Come sono cambiate le abitudini dei Torinesi nell'anno della pandemia? A quanto pare c'è stato un forte taglio a vacanze, cene e hobby, e sono cresciute invece le spese per utenze domestiche e comunicazioni. Si preferisce comprare on line e nei supermercati e non nel negozietto sotto casa.

 

L'indagine della Camera di Commercio

E' quanto emerge dall’indagine sulle spese delle famiglie torinesi nel primo semestre 2020, una rilevazione semestrale realizzata per capire le ripercussioni della crisi sanitaria di quest’anno. Sono state analizzate le spese di 160 famiglie torinesi a cui è stato anche sottoposto un breve set di domande finalizzato ad indagare eventuali cambiamenti delle abitudini di consumo proprio nei mesi di lockdown.

I dati

Con 2.363 euro mensili, in diminuzione del -6,5% (-162 euro) rispetto al primo semestre del 2019, la spesa complessiva delle famiglie torinesi nei primi sei mesi del 2020 torna ai livelli del primo semestre 2015. Dopo il costante incremento del passato, in particolare nel triennio 2015-2017, e la sostanziale tenuta tra il 2018 e il 2019, i primi mesi 2020 fanno registrare dunque un deciso ridimensionamento. Il calo è dovuto esclusivamente ai consumi non alimentari, che scendono anche al di sotto dei livelli del 2015; al contrario i consumi alimentari crescono (+1%; +4 euro rispetto al primo semestre 2019), arrivando a rappresentare il 17% della spesa complessiva (prima era il 15%).

La spesa alimentare

Raggiunge i 405 euro mensili, con oscillazioni contenute per tutte le componenti, fatta eccezione per i cibi di asporto (+6 euro, +40%) e per carne e salumi (+4 euro).

La spesa non alimentare

Scende sotto la soglia dei 2.000 euro, attestandosi a 1.958 euro (-7,8%; -166 euro rispetto al I semestre 2019).

La diminuzione più consistente si registra come previsto nella categoria “altri beni e servizi” (-24,9%; -76 euro) dove convergono le voci relative al tempo libero: in media, ad esempio, -43 euro per viaggi e vacanze e –40 euro per pasti fuori casa.

Tra le varie voci, quella dell’abitazione (a cui si sommano anche le utenze domestiche) continua a rappresentare la componente principale (51,7% delle spese non alimentari), in crescita del +2,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, in particolare nelle utenze domestiche (energia elettrica, acqua, gas, riscaldamento) che vedono un aumento del +7,3% (+12 euro).

 

Il commento del Presidente della Camera di Commercio

Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino ha commentato così i risultati dell'indagine

Come previsto l’emergenza sanitaria ha impattato fortemente sulle spese delle famiglie: 8 su 10 hanno contratto decisamente gli acquisti non necessari e il 34% ha dovuto intaccare i risparmi. Nella crisi si individuano, tuttavia, anche comportamenti virtuosi, come la riduzione dello spreco alimentare, il sostegno ai piccoli esercenti e l’acquisto di prodotti Made in Italy.

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