Due anni fa il crollo della gru in via Genova a Torino
Miano: "Da due anni a questa parte, ricordiamo ciò che non vorremmo fosse mai accaduto"
Esattamente due anni fa, il 18 dicembre 2021, crollava la gru in via Genova all'altezza del civico 107, nel quartiere Nizza Millefonti, a Torino, in cui morirono tre operai Roberto Peretto (52 anni, di Cassano d’Adda, Milano), Marco Pozzetti (54 anni di Carugate, Milano) e Filippo Falotico (di Coazze (TO) il giovane di 20 anni deceduto dopo il trasporto al Cto).
Mentre altre 3 persone rimasero ferite: un operaio di 39 anni, Mirzad Svrka, residente a Chivasso, e due passanti, un uomo di 33 anni e una donna di 61.
Una tragedia che scosse il Piemonte e l'Italia intera e che riaccese l'annosa questione della sicurezza sui posti di lavoro.
Il processo penale
Il prossimo 22 dicembre, a distanza di due anni, si aprirà il processo penale per il crollo della gru. L'udienza di settembre era stata posticipata in quanto le assicurazioni avevano chiesto più tempo per presentare una proposta di risarcimento sia alle famiglie che ai condomini danneggiati dal crollo della gru. Non è comunque escluso che venerdì ci possa essere un ulteriore allungamento dei tempi per valutare le offerte ricevute.
Gli imputati, che al momento sono accusati di omicidio colposo dal pubblico ministero Giorgio Nicola e dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, sono: Mirzad Svrka, il manovratore che guidava il braccio della gru; Federico Fiammengo, titolare della ditta appaltatrice dei lavori di rifacimento del palazzo, e Roberta Landolino, coordinatrice del progetto ed esecuzione dei lavori. Enrico Calabrese, ex titolare della ditta leader del settore autogru; Stefano Sprocatti di Locagru.
Dopo due anni il processo per il crollo della gru di via Genova non è ancora iniziato
Il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico fa sapere:
"Auspichiamo venga fatta piena luce sulla vicenda di via Genova e che vengano accertate tutte le responsabilità".
Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato i familiari delle vittime, tra cui Clarissa Vetri (compagna di Roberto Peretto) e Roberta Varotti (moglie di Marco Pozzetti) ; il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano, il consigliere del Comune di Torino, Pierino Crema, il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fenealuil, Filca e Fillea.
E' intervenuta anche la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Chiara Gribaudo.
"Quest'anno nel nostro paese ci sono stati tre morti sul lavoro al giorno. E' una guerra sotterranea, un dramma nel Paese che deve essere assolutamente sottovalutato. Va risolto".
L'associazione e i sindacati nella mattinata hanno fatto sapere:
"Vogliamo costituirci parte civile insieme al Comune di Torino".
Nuovi alberi per le vittime
Lo scorso anno furono piantati in ricordo delle vittime nuovi alberi.
Massimiliano Miano, presidente Circoscrizione 8 fa sapere su Facebook:
"Da due anni a questa parte, ricordiamo ciò che non vorremmo fosse mai accaduto. Ci troviamo qui, dove lo scorso anno, in occasione della posa di questa targa, una intera comunità partecipò al dolore di un tragico evento, le cui circostanze sono ancora tutte da chiarire e in cui speriamo, possano emergere quanto prima, responsabilità certe. La stessa Comunità che oggi torna a stringersi attorno ai familiari di Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti. Ricordando i tre ragazzi, il pensiero va a tutte le lavoratrici e ai lavoratori che hanno perso la vita svolgendo un naturale e sacrosanto diritto, sancito dalla nostra Costituzione: il lavoro.Lo scorso anno, oltre la posa di questa targa, a perenne ricordo, furono piantumati a pochi passi da qui, in via Ventimiglia, tre alberelli, dedicati ai famigliari di Filippo, Roberto e Marco. Stamane, prima di recarmi in Via Genova, sono passato a trovarli; hanno attecchito, crescono e nonostante la stagione quasi invernale, sono ancora verdi. Gli alberi sono simbolo di grande forza, la stessa che non dovrà mai mancare nell’affrontare ciò che la vita ci riserva".