In una settimana due morti sul lavoro nell’edilizia. Vite finite sotto una lamiera a Vinovo o sotto una lastra di cemento mentre si costruisce il centro Amazon di Alessandria.
Dopo i due incidenti mortali sul lavoro, oggi sciopero degli edili
Tragedie che si susseguono in pochi giorni. L’edilizia rimane un lavoro a rischio con aziende che spesso svicolano dai contratti. Oppure diventano incontrollabili con i subappalti dei subappalti. E spesso chi lavora non ha un contratto edile, con la formazione e le norme di sicurezza, perchè costano di più.
E’ quanto denunciano i sindacati che oggi, lunedì 3 maggio 2021, hanno effettuato quattro ore di sciopero in Piemonte, con manifestazioni soprattutto nel cantiere di Amazon di Alessandria e davanti alla Prefettura di Torino per dire “siamo contro la tremenda media di 150 morti l’anno nei cantieri con un inspiegabile aumento nel primo lockdown del 20%”.
Una crescita verticale di morti e infortuni nel lavoro edile, che però non viene rilevata dall’Inail:
“Sono infortuni che non vengono denunciati. Infortuni non mortali che vengono camuffati oppure vengono denunciati ma sono infortuni riconducibili ad altri contratti”, riferisce Claudio Papa di Fenael Uil.
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I sindacati chiedono aiuto alle Prefetture
Ora, per evitare altre tragedie sul lavoro, i sindacati chiedono un aiuto ai Prefetti:
“Chiediamo la convocazione del tavolo Prefettizio per individuare strategie di contrasto alla violazione delle norme, impegnandosi assieme a rinnovare il Protocollo Salute, Sicurezza e Regolarità del 2010”.