TORINO

Domani 25 novembre ricorre la giornata contro la violenza sulle donne

Tiziana Mossa, consigliera della Circoscrizione 1: "Dobbiamo fornire alle donne le risorse necessarie per uscire da situazioni di violenza"

Domani 25 novembre ricorre la giornata contro la violenza sulle donne
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Domani, 25 novembre 2023, ricorre la giornata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Una data che assume un significato più forte dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin che ha fortemente toccato l'opinione pubblica italiana.

I dati dei femminicidi

Secondo gli ultimi dati nazionali della polizia emerge che dei 106 omicidi di donne nel 2023 (al 19 novembre) su 295 totali, 87 (su 130) sono stati commessi in ambito familiare, 55 sono da partner o ex partner (su 60), che possono essere inseriti sotto la voce "femminicidi". Mentre, nel 2022, sono state 5452 le donne vittime di violenza sessuale nel 2022.

I centri antiviolenza del Piemonte

In Piemonte sono venti i centri antiviolenza, ecco un piccolo elenco:

  • Via San Marino 22/A - Torino;
  • Via Assietta, 13/a – Torino (To);
  • Via Vanchiglia, 6 10124 Torino (To);
  • Stradale Fenestrelle 1 - Pinerolo (TO);
  • Via Cavalcavia,11 Chivasso (To);
  • Via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa n. 21, Settimo Torinese (TO).

Le mosse della Regione

Dal Piemonte un impegno concreto contro la violenza sulle donne. Su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità, Chiara Caucino, sono stati stanziati complessivamente, con tre differenti delibere, 3 milioni e 129mila euro (3.129.382 euro, per l’esattezza) fra risorse statali e regionali destinati ad azione per prevenire e tutelare gli episodi che purtroppo, nonostante i grandi sforzi economici e culturali compiuti in questi anni, sono ancora, drammaticamente, all’ordine del giorno.

Il primo provvedimento

Il primo provvedimento è l’approvazione dei criteri per l’accesso ai finanziamenti per interventi a favore delle donne vittime di violenza svolti dai Centri Antiviolenza e dalle Case Rifugio e per l'accesso ai finanziamenti per il sostegno alle soluzioni di accoglienza in emergenza e di secondo livello, che prevede una spesa 1.691.366 euro complessivi.

Si tratta di una misura fondamentale per potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle vittime e ai loro figli attraverso il potenziamento dei Centri antiviolenza e delle Case-rifugio, che operano in maniera integrata con la rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, tenendo conto delle necessità fondamentali per la protezione delle persone che subiscono violenza.

Dei fondi stanziati da questa delibera, 700mila euro verranno destinati al sostegno e potenziamento delle attività dei Centri Antiviolenza, 465.366 al sostegno delle Case Rifugio autorizzate al funzionamento sul territorio regionale, 220.000 alle Case Rifugio ed ai Centri Antiviolenza esistenti per esigenze straordinarie ed urgenti e di accoglienza in emergenza per le donne sole e con figli vittime di violenza e 200mila all’attivazione e al mantenimento delle soluzioni di accoglienza di secondo livello per le donne sole e con figli vittime di violenza.

«La piaga della violenza sulle donne è una realtà con cui purtroppo, nonostante i tanti sforzi fatti in questi anni, dobbiamo ancora fare i conti - spiega Caucino -. Basti pensare che nel 2022 in Italia si sono registrati 319 omicidi di cui 125 con vittime di sesso femminile (circa il 39%)  e che dal 1 gennaio al 28 maggio di quest’anno, in Italia sono stati registrati 129 omicidi e le vittime donne sono 45».

«Al di là delle doverose campagne di comunicazione, finalizzate alla sensibilizzazione su un problema purtroppo ancora poco conosciuto, nella sua gravità - prosegue Caucino - credo che sia compito della Regione agire sia attivamente, con la massima tutela delle donne che hanno subìto violenze e che vanno protette garantendo loro sicurezza, perché il rischio recidiva è altissimo, sia proattivamente, andando a “rieducare” quegli uomini che in parecchi casi usano violenza, spinti dall’ignoranza e dalla mancanza di una cultura del dialogo e della parità di genere».

La consigliera capogruppo della Circoscrizione 1 del M5s, Tiziana Mossa:

"Mancano pochi giorni al 25 novembre ma il femminicidio resta un fenomeno che ha assunto proporzioni allarmanti in Italia.
Con l'omicidio di Giulia Cecchettin sono 105 le donne che sono state uccise in Italia nel 2023. Questo numero è  preoccupante e ci dice che c’è ancora molto lavoro da fare per proteggere le donne dalla violenza.
In Italia abbiamo bisogno di una legge  più severa  con tempi stretti riguardo le indagini preliminari.
Dobbiamo fornire alle donne le risorse necessarie per uscire da situazioni di violenza domestica e proteggerle dai loro aggressori rafforzando il codice rosso. Ad oggi i lavori della Commissione sul femminicidio non sono mai partiti. Dobbiamo lavorare insieme per porre fine a questo fenomeno e creare un mondo in cui le donne possano vivere libere dalla paura della violenza.
L'anno scorso, dopo aver presentato un mio ODG, nella circoscrizione 1 di Torino ho inaugurato la posa di  panchina rossa contro la violenza sulle donne, e se sulla strada una panchina colorata di rosso servirà a riposare chi passa e a lasciare un pensiero a chi ha patito e subito. Mi auguro che le strade italiane da Nord a Sud siano pronte a riempirsi in nome di Giulia e di tutte le vittime di femminicidio per fare rumore contro la violenza".

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