torino

Disposta una perizia psichiatrica per Enrica Massone la finta dottoressa torinese con la licenza di scuola media

Alcuni certificati medici attesterebbero la presenza di patologie che potrebbero aver influenzato i comportamenti della donna

Disposta una perizia psichiatrica per Enrica Massone la finta dottoressa torinese con la licenza di scuola media
Pubblicato:

E'stata disposta una perizia psichiatrica per Enrica Massone, a processo per esercizio abusivo della professione medica e truffa.

Finto medico a Torino e Bordighera

Originaria di Torino, 58 anni, un diploma di scuola media inferiore, un passato da criminale e un presente da medico specializzato in apparato respiratorio, cardiovascolare, digerente, reni, sistema emopoietico, sistema endocrino, oltre che di malattie infettive.

Enrica Massone si era finta medico e aveva lavorato alcuni giorni, senza averne titolo, a Torino e anche all’ospedale di Bordighera.

La perizia

La perizia, volta ad accertare la capacità di intendere e di volere dell’imputata al momento del fatto, nonché l’eventuale pericolosità sociale, è stata disposta dopo che l’avvocato difensore, Massimo Davi, ha presentato alcuni certificati medici che attesterebbero la presenza di patologie che potrebbero in qualche modo aver influenzato i comportamenti di Massone.

L’incarico verrà conferito il 14 maggio 2025. Secondo l’accusa Massone avrebbe attestato falsamente alle società Curamedica e Igea Salute di essere iscritta all'albo dell'ordine dei medici di Milano, di essersi laureata all’università Bicocca in medicina e chirurgia e di vantare specifiche competenze in materia geriatrica, essendo stata direttrice di una rsa.

Inesperta e impacciata

Ma la sua inesperienza non passa inosservata e un dirigente dell’Asl 1 imperiese, Giovanni Bruno, responsabile del Dipartimento governo clinico e servizio, si rende conto durante uno dei suoi controlli che la "dottoressa" Massone non è a conoscenza delle procedure, neppure delle più basiche. I sospetti portano quindi a delle indagini che confermano le prime sensazioni condivise anche da chi l'ha vista all'opera: una dottoressa non in grado di suturare le ferite e così indecisa sulle diagnosi da dover consultare continuamente internet.

Il passato criminale

Dal canto suo la Massone ha sempre sostenuto di avere come missione quella di voler "aiutare gli altri" e lo ha sempre fatto a modo suo: approfittando di situazioni di fragilità.

La carriera criminale della donna infatti inizia nel 2009, quando viene arrestata, e poi condannata, per avere truffato a Torino decine di immigrati, promettendo, per cifre da capogiro, il permesso di soggiorno. È entrata in carcere nel 2020, ne è uscita lo scorso gennaio, dopo avere scontato 3 anni e 2 mesi.

Un’altra condanna risale a quest’anno e riguarda il raggiro di una coppia di anziani della quale era riuscita a diventare amministratrice di sostegno. Un'esperienza, quella del carcere, che non è riuscita a contenere il delirio di onnipotenza di questa donna che appena uscita di galera era già pronta per una nuova truffa. Questa volta però scontrandosi con un sistema troppo grande per lei.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali