TORINO

Dipendente delle Poste contrae il Covid allo sportello e muore: riconosciuto l'infortunio sul lavoro

A febbraio l'uomo viene ricoverato per via della malattia ma dopo poco muore per complicazioni legati, appunto, al coronavirus.

Dipendente delle Poste contrae il Covid allo sportello e muore: riconosciuto l'infortunio sul lavoro
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Un uomo dipendente delle poste è morto, nei mesi scorsi, a causa del Covid-19 che ha contratto nell'ufficio postale dove lavorava, nonostante le precauzioni del caso per evitare il contagio.

Il ricovero in ospedale

A febbraio l'uomo viene ricoverato per via della malattia ma dopo poco muore per complicazioni legati, appunto, al coronavirus. Dopo  qualche giorno, la famiglia del dipendente, decide di aprire una "pratica per infortunio sul lavoro" con l’aiuto di SLC Cgil e l’appoggio di Poste Italiane.

Riconosciuto l'infortunio sul lavoro

L’Inail (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) pochi giorni fa, ha riconosciuto il nesso tra la malattia contratta sul lavoro e la morte e accetta la richiesta.

“È stato così permesso di affermare un principio imprescindibile per cui il sindacato si è battuto a partire dalla definizione dei protocolli per la salute e la protezione dal contagio nei luoghi di lavoro, ma ha anche permesso alla famiglia di ricevere la rendita ai superstiti prevista dalla legge” – commenta il sindacato.

“Si tratta del primo caso di Poste Italiane a Torino e forse in Italia al quale è stato riconosciuto l’infortunio – dichiara Nunzia Mastropasqua della SLC Cgil -. Crea un precedente che può invogliare le persone a credere di più alla possibilità di aprire una causa di infortunio per morte per covid. Gli altri infortuni sono facilmente dimostrabili, in questo caso era più difficile, ma ci siamo riusciti”.

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