TORINO

Detenuta si lascia morire di fame e di sete in carcere

La donna era entrata a metà luglio nel Lo Russo e Cotugno

Detenuta si lascia morire di fame e di sete in carcere
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Una detenuta nigeriana di 43 anni (si chiamava Susan John) e' morta questa notte (11 agosto 2023) alle 3, nel carcere "Lo Russo e Cotugno di Torino", dopo giorni di sciopero della fame e della sete. Era sposata, aveva un figlio di 4 anni che avrebbe chiesto inutilmente di vedere poco prima di morire.

Rifiutato il ricovero

La donna ha rifiutato il ricovero d'urgenza che le era stato proposto. Al momento si sta cercando di capire il motivi che ha spinto la detenuta (che deve scontare 7 anni di reclusione) a compiere il folle ed estremo gesto, iniziato subito dopo la sua entrata in carcere a metà del mese scorso. La pena le era stata inflitta dalla corte d'Appello di Catania per tratta e immigrazione clandestina.

"Il pur tempestivo intervento dei nostri agenti di Polizia penitenziaria di servizio non ha purtroppo impedito la morte della detenuta", ha dichiarato il segretario regionale del Sappe Vicente Santilli".

Il secondo suicidio in cella

Sempre nella giornata di ieri, un'altra detenuta si è tolta la vita impiccandosi nella sua cella. Aveva 28 anni, era italiana, e dalle notizie sembra che fosse alla sua prima detenzione, trasferita da Genova.

Due morti in carcere, Pentenero: “Situazione disperata”

Sulla difficile situazione carceraria l’Assessora con delega ai rapporti col Sistema carcerario della Città di Torino Gianna Pentenero ha fatto sapere in una nota:

“Il Lorusso e Cutugno non può più aspettare. La morte di due donne detenute in carcere oggi sono il segnale evidente che occorrono interventi mirati e urgenti perché la situazione è disperata. Le storie di queste donne, diverse tra loro, ma accomunate dalla disperazione impone che le carenze di operatori e di adeguati supporti sanitari a sostegno delle fragilità si debbano risolvere il prima possibile attraverso l’azione di tutte le istituzioni”.

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