barriera di milano

Derubata dal ciclista che poi cerca rifugio dietro il muro di cinta dell'ex Gondrand

Un fatto di cronaca che riporta l'attenzione sulla pericolosità della zona

Derubata dal ciclista che poi cerca rifugio dietro il muro di cinta dell'ex Gondrand
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Sono quasi le dieci di sera quando i poliziotti che stanno effettuando un servizio di controllo del territorio in via Lauro Rossi, all’altezza di Corso Venezia, in zona Barriera di Milano a Torino, sentono le urla di aiuto di una donna appena scippata da un ciclista che le ha strappato con forza dalle mani lo smartphone per poi fuggire.

La fuga del ladro verso l'ex Gondrand

Gli agenti si mettono sulle tracce del ladro che dopo aver abbandonato la bici, si è diretto verso il muro di cinta del vicino edificio abbandonato dove un tempo c'era la fabbrica Gondrand, cercando una via di fuga nel buio.

Gli agenti del Commissariato Madonna di Campagna, insieme a colleghi delle volanti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e del Commissariato Barriera di Milano, bloccano il fuggitivo che, sottoposto a perquisizione personale, viene trovato in possesso del telefonino nascosto tra la cintura dei pantaloni e la schiena.

Dopo essere stato immobilizzato l’uomo, un 35enne di origine marocchina, viene arrestato per il furto del cellulare, restituito immediatamente alla legittima proprietaria, e per resistenza a pubblico ufficiale.

Lo stato di abbandono e degrado del vecchio polo logistico

Questo fatto di cronaca riporta ancora una volta l'attenzione sullo stato di degrado e abbandono dell'ex polo logistico di via Cigna considerato ormai uno dei "Tossic Park "della città, se non proprio un mercato della droga a cielo aperto. Un luogo di cui i residenti hanno paura e che ha causato non pochi "problemi di vicinato" allo Spazio 211, locale che da oltre 20 anni ospita concerti ed eventi, che esasperato da furti ed effrazioni, tempo fa aveva comunicato la decisione di chiudere i battenti.

Dal 2017 il complesso oltre ad ospitare attività illecite è un rifugio per i senza fissa dimora. Un blitz iniziato nella primavera del 2022 e conclusosi a settembre di quest'anno ha portato al sequestro di quasi tre chili di cocaina, eroina, hashish e 80 mila euro in contanti, con sette misure cautelari (cinque in carcere, di cui arresto in flagranza di reato e due divieti di dimora).

La soluzione potrebbe essere vicina: solo qualche settimana fa l'Assessore comunale alla Sicurezza Gianna Pentenero, durante la discussione della mozione della capogruppo del Pd Nadia Conticelli sulla sicurezza e riqualificazione di Via Cigna, ha dato la notizia che l'ex fabbrica verrà presto abbattuta risolvendo così il problema del degrado.

 

 

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