18 dicembre 2022

Crollo gru via Genova, a un anno dalla tragedia oggi il ricordo delle tre vittime

Sindaco Lo Russo: "La sicurezza deve essere una priorità: non si può e non si deve morire di lavoro"

Crollo gru via Genova, a un anno dalla tragedia oggi il ricordo delle tre vittime
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Nel giorno dell'anniversario del crollo della gru in via Genova, questa mattina domenica 18 dicembre 2022 si è tenuta una cerimonia commemorativa davanti alla targa affissa sul luogo della tragedia in memoria delle tre vittime: Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti.

Crollo gru via Genova, il ricordo delle tre vittime

Era il 18 dicembre 2021 quando Filippo Falotico, ventenne di Coazze (Torino), Roberto Peretto, 52 anni e Marco Pozzetti, 54, residenti nel Milanese, persero la vita a causa del crollo della gru su cui stavano lavorando in via Genova a Torino.

Peretto e Pozzetti morirono sul colpo, mentre Falotico era deceduto poche ore dopo l’arrivo in ospedale.

I PRIMI ISTANTI DOPO LA TRAGEDIA:

 

A un anno esatto di distanza dalla tragedia questa mattina, alle 9.30, si è tenuta una cerimonia commemorativa in ricordo delle tre vittime davanti alla targa che è stata collocata in cima a un palo sul marciapiedi, nel punto in cui era stata eretta la gru. Presenti oltre, al sindaco Stefano Lo Russo anche alcuni familiari delle vittime, il presidente della circoscrizione 8 Massimiliano Miano e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo.

Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti: li ricordiamo oggi, nell'anniversario del terribile incidente che costò loro la vita mentre svolgevano il loro lavoro, ha detto il Sindaco Lo Russo.

È passato un anno da quella tragedia, e il nostro dovere non è soltanto quello di ricordare Filippo, Roberto e Marco, ma anche e soprattutto quello di impegnarci a fondo perché fatti del genere non si ripetano più, in nessun caso: lo dobbiamo alle tante persone che hanno perso la vita e ai loro familiari.

La sicurezza deve essere una priorità: non si può e non si deve morire di lavoro.

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Le indagini

Sul fronte delle indagini le consulenze tecniche dei periti aggiungono nuove importanti informazioni.

La mattina dell'incidente si stava ultimando il montaggio della parte più esterna della "freccia" (la parte verticale della struttura), che era agganciata al braccio dell'autogru. Stando ai rilievi, è possibile che l'ancoraggio sia stato eseguito in modo tale da determinare un cosiddetto "tiro obliquo" (che si verifica quando il carico non viene sollevato in asse con il carrello del carroponte generando forze orizzontali trasversali) nel corso di uno spostamento. Questo è ciò che sostiene la consulenza della Procura. Prima dell'incidente, infatti, le due strutture erano rivolte verso sud, dal lato opposto in cui, dopo una rotazione di entrambe, era poi caduta la gru.

Le tre consulenze tecniche disposte dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo e dal pubblico ministero Giorgio Nicola hanno escluso un malfunzionamento della gru e dell'autogru. È stata anche scartata l'ipotesi che il crollo sia stato dovuto a un cedimento del marciapiede o del manto stradale.

Catena di errori umani

I pm stanno facendo identificare alcune persone dalla Polizia giudiziaria, atto che solitamente rappresenta il preludio all'iscrizione nel registro degli indagati. Alla base della tragedia, quindi, ci sarebbe una catena di errori umani che avrebbe portato al “tiro obliquo”, inclinazione troppo accentuata del carico che è vietata in operazioni così delicate perché può cambiare equilibri e pesi.

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